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Firenze: un convegno internazionale per riflettere sul genocidio di Srebrenica

A vent’anni dalla strage dei musulmani bosniaci, UNIFI promuove un doppio incontro dedicato ad Antonio Cassese. Appuntamento al Polo di Scienze Sociali il 19 e 20 novembre

/ Redazione
Mar 17 Novembre, 2015

Nel luglio del 1995, nel corso della guerra in Bosnia ed Erzegovina, le forze serbo-bosniache attaccarono Srebrenica, città dichiarata “zona protetta” dalle Nazioni Unite nonché terra di rifugio per migliaia di musulmani bosniaci. Una terribile offensiva che spense crudelmente 10.701 vite, un vero e proprio genocidio in cui gli uomini e i ragazzi vennero uccisi e gettati in fosse comuni, le donne violentate e i bambini deportati in altre zone del paese.

È su questa tragica pagina di storia che si incentrerà il convegno internazionale intitolato “A vent’anni da Srebrenica, la ricerca della giustizia”, appuntamento sostenuto dall’Università degli Studi di Firenze in collaborazione con Amnesty International Italia e Regione Toscana.

Promosso dalle Dottoresse Luisa Vierucci e Micaela Frulli del Dipartimento di Scienze Giuridiche, l’evento si svolgerà giovedì 19 e venerdì 20 novembre all’interno del Polo di Scienze Sociali in via delle Pandette. Due giornate di studio e confronto per analizzare a fondo pregi e difetti, luci e ombre della risposta giudiziale alle ancora insoddisfatte richieste delle Madri di Srebrenica, l’associazione formata dai parenti delle vittime del massacro.

Il seminario si aprirà con la visione del film “Risoluzione 819” del regista Giacomo Battiato, seguita dai preziosi interventi di uno dei sopravvissuti alla strage, Nedžad Advić, e del portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury. Il secondo giorno avrà invece inizio con i saluti del rettore Luigi Dei, del direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche Patrizia Giunti e della vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni, che introdurranno l’entrata in scena di alcuni dei massimi esperti europei di diritto internazionale, tra i quali Pierre-Marie Dupuy e Michelle Jarvis.

L’Ateneo fiorentino dedicherà il doppio incontro alla figura di Antonio Cassese, ordinario di Diritto Internazionale dal 1975 al 2008 e presidente del Tribunale Penale Internazionale per l’ex-Jugoslavia, organo istituito proprio per processare e condannare i responsabili delle atrocità commesse.

 

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