Sono 49.835, al 30 novembre 2010, gli stranieri residenti a Firenze, pari al 13,4% della popolazione, e entro la fine dell'anno dovrebbe essere superata la quota delle 50 mila presenze. E' quanto reso noto oggi dall'assessore fiorentino alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi che ha illustrato il rapporto 'Migranti, le cifre 2010', dedicato alla presenza straniera nel capoluogo toscano. Al primo posto per nazionalità vi sono i rumeni, seguiti da albanesi, peruviani, filippini e cinesi. "Gli stranieri residenti in città sono in aumento - ha ricordato Saccardi - tanto che Firenze, secondo l'Istat, è secondo solo a Milano tra i comuni medio-grandi sia per incremento della popolazione complessiva, sia per il tasso migratorio dall'estero". La maggiore concentrazione di stranieri, quasi uno ogni cinque fiorentini, si trova nel quartiere 1 che tocca il 18,6%, seguito dal quartiere 5 (14,2%) dove la presenza straniera è prevalentemente cinese. Negli anni il numero di residenti non italiani nel capoluogo toscano è in costante aumento, solo nel 2005 erano circa 32.500, e la popolazione cittadina, è stato spiegato, è tornata a crescere dopo tre decenni di calo, proprio grazie agli stranieri. Lo scorso anno in città sono nati 938 bambini che hanno almeno un genitore di origine straniera. A livello provinciale gli stranieri residenti sono oltre centomila e una maggiore presenza si registra a Campi Bisenzio con il 14,8% della popolazione. Nelle scuole fiorentine, nel 2009, la percentuale di studenti stranieri è stata complessivamente del 12,9, con una punta del 17,2% per quanto riguarda le medie. A livello lavorativo gli imprenditori di origine straniera sono circa 17.500, mentre la crisi sta interessando anche i lavoratori non italiani che nel primo trimestre del 2010 hanno registrato un calo del 16,8% per quanto riguarda gli avviamenti al lavoro, rispetto allo stesso periodo del 2009. Per Saccardi "i dati di questo report confermano come l'immigrazione rappresenta un fenomeno non eliminabile, e che quindi deve essere gestito attraverso politiche di integrazione e non assistenzialistiche. Questo significa fornire a tutti opportunità di integrazione invitando le persone a seguire i percorsi messi a disposizione dall'Amministrazione".
Attualità /ARTICOLO
Firenze, quasi 50mila gli immigrati
Il Capoluogo toscano secondo solo a Milano
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