Sono Vittorio Arrigoni, Alberto L’Abate, Lisa Clark ed Emanuele Giordano i vincitori della quarta edizione del premio letterario “Firenze per le Culture di Pace” dedicato a Tiziano Terzani . L’appuntamento è domenica 4 dicembre alle ore 16, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio dove si svolgerà la cerimonia di premiazione. Il riconoscimento è stato istituito e promosso dall’associazione “Un Tempio per la Pace” con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana, della Provincia di Firenze e del Comune di Firenze.
Per la sezione editi la commissione ha votato all’unanimità il libro-reportage "Gaza – Restiamo umani”, edito da Manifestolibri, che raccoglie gli scritti di Vittorio Arrigoni, giovane giornalista morto a Gaza nell’aprile di quest’anno, che ha dedicato la sua vita a testimoniare gli orrori della guerra per riaffermare i diritti dell’uomo e la necessità di lavorare per l’affermazione dei metodi della non violenza.
Nel suo libro, scritto a Gaza dove era presente durante l’operazione “Piombo fuso” condotta dall’esercito israeliano nella striscia di Gaza, l’autore testimonia una violenza inaccettabile che ha coinvolto spietatamente donne, vecchi e bambini, con oltre un migliaio di vittime civili, migliaia di feriti, distruzioni di case, scuole e ospedali. Arrigoni, a Gaza, lavorava sulle ambulanze per raccogliere e trasportare feriti negli ospedali. Il premio (che consiste nell’acquisto di duecento copie del libro che saranno diffuse nelle biblioteche e nelle scuole) va a questa testimonianza, scritta con linguaggio asciutto ed efficace da un giovane che è stato ucciso nell’aprile di quest’anno da estremisti palestinesi. Alla cerimonia parteciperà Egidia Beretta Arrigoni, madre del giornalista.
Il premio “Una vita per la pace” è stato all’unanimità assegnato dalla giuria, che per questa sezione è allargata a rappresentanti della Regione, della Provincia e del Comune, ad Alberto L’Abate, che vive a Firenze insieme alla moglie, preziosa compagna di vita e di battaglie civili. L’Abate da molti anni è un convinto sostenitore dei diritti umani e dei metodi della non violenza, a partire dalla collaborazione con Aldo Capitini e Danilo Dolci in Sicilia nelle dure lotte al fianco dei lavoratori per una maggiore giustizia sociale negli anni del dopoguerra. Ha lavorato alla costituzione dei corpi internazionali di pace e come docente universitario alla creazione, a Firenze, dei corsi per operatori di pace. E’ stato testimone nei recenti conflitti in Irak e nella ex Yugoslavia. La sua attività è documentata in numerose pubblicazioni e riconoscimenti in Italia e all’estero.
Per la sezione “Un progetto di pace” il premio è stato assegnato a Lisa Clark e Emanuele Giordana che hanno creato il progetto “Afgana”, un network, rete informale composta da vari gruppi associazioni, ong, cittadini, che mira alla ricostruzione della società civile afgana, condizione necessaria per portare pace in quelle terre e per quelle popolazioni martoriate da decenni di sanguinosi conflitti.
Nel corso dell’incontro sarà presentata la pubblicazione di "Racconti per la pace", il volume che raccoglie i testi premiati per l’inedito, a cura dell’Associazione “Un Tempio per la Pace”. I vincitori sono Rita Cerri di Empoli con “Italia- Afghanistan. Così lontani … così vicini”, Marcello Compareti di Viterbo con “L’agricoltura contadina per una coltura della pace”, Tiziana Cremesini, di Treviso con “Io scelgo di non uccidere”, Stefano De Martin di San Casciano Val di Pesa con “Voglio piangere tutte le lacrime del mondo”, Antonio Giordano di Palermo con “Nonno Antonio”, Riccardo Michelucci di Firenze con “Non voleva salvare il mondo, ma solo le persone. Storia di Marla Ruzicka(1976-2005), e Maria Donata Rinaldi di Rignano sull’Arno con “Giorni di guerra e di pace. Tanzania, al confine con Ruanda ed il Burundi, 1996-1998”.