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Firenze e Bologna promuovono la Via degli Dei (e non solo)

L'Appennino al centro della promozione turistica congiunta dei due comuni: dalla natura agli eventi passando per gli itinerari di trekking, ecco il patto tra le città

/ Redazione
Ven 9 Marzo, 2018
Via degli Dei Appennino

Firenze e Bologna  fanno rete per valorizzare e scommettere ancora di più sui propri territori, attivando azioni congiunte di promozione turistica e mettendo al centro un patrimonio comune, quello dell'Appennino, come annunciato dall'assessora del capoluogo toscano Anna Paola Concia e dal collega bolognese Matteo Lepore all'ITB di Berlino.

Un percorso di collaborazione già avviato da tempo, grazie ad intese che prevedono la promozione congiunta dei segmenti di offerta della montagna tosco-emiliana-romagnola. Tra i prodotti turistico-culturali che insistono sui due territori ci sono ad esempio la Via degli Dei e le neonate Via della Lana e della Seta, oltre che i treni d’epoca sulla linea Transappenninica.

“Offrire l’opportunità di sperimentare forme diverse di turismo, far conoscere percorsi alternativi e promuovere le bellezze di tutto il nostro territorio  con un’esperienza unica e irripetibile è il leitmotiv di questo progetto che vuole promuovere il turismo esperienziale e far conoscere sempre di più le meraviglie che ci sono intorno alle nostre città” ha commentato Paola Concia, assessore al Turismo, Marketing territoriale del Comune di Firenze.

“Visitare l’Italia e raccontarla attraverso itinerari turistici, culturali e naturali. E’ questo il punto di partenza della nuova collaborazione fra le città di Bologna e Firenze che abbiamo messo in campo partendo dal nostro Appennino – ha spiegato Matteo Lepore, assessore Cultura, Turismo e promozione della città del Comune di Bologna. Arte e cultura, attraverso le eccellenze dei nostri territori, salderanno una volta di più le nostre città. Il cammino avviato da Bologna e Firenze consente di raccontare, promuovere, vendere il territorio in modo innovativo e anche per questo efficace. In questo senso dai due capoluoghi al cuore d’Italia può partire un modello di collaborazione inedita che altri potrebbero avere interesse a mutuare”.