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Firenze capitale della moda: Pitti Uomo, sfilano le griffes

Dall'11 al 14 gennaio oltre mille brand da tutto il mondo alla Fortezza da Basso e tanti special event

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
pitti uomo 79
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Pitti Immagine Uomo
, la grande vetrina della moda internazionale, festeggia l'edizione numero 79 con un nuovo record di partecipazione: da martedì 11 a venerdì 14 gennaio saranno oltre mille i marchi a presentarsi alla Fortezza da Basso, a cui si aggiungono le 80 collezioni donna presentate da Pitti_W alla Dogana, per un totale di circa 1.090 collezioni.

Il ruolo del salone come punto di riferimento sulla scena internazionale è dimostrato ancora una volta dall’aumento del 20% delle richieste estere di partecipazione. E poi c’è il pubblico dei compratori di Pitti Uomo: all’ultima edizione invernale, su un totale di oltre 30.000 visitatori, sono stati 23.360 i buyer arrivati a Firenze, in rappresentanza di tutti i negozi e i department store più importanti del mondo.
Il Pitti Club, il gruppo che raccoglie le insegne più prestigiose, conta oltre 150 negozi italiani e più di 550 esteri.

“A questo Pitti Uomo siamo fieri di annunciare una grande novità - dice Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine - la costituzione di una nuova società, Fiera Digitale, e il lancio di e-Pitti, un progetto di fiera virtuale unico al mondo, che ripropone online l'esperienza della manifestazione fisica. E-Pitti ha l’obiettivo di ampliare, prolungare e rendere ancor più efficace l’esperienza della fiera, moltiplicando per tutti gli interlocutori le opportunità di contatto, e raggiungendo più rapidamente nuovi clienti e mercati, agevolando il lavoro di ricerca e selezione da parte dei buyer”.

Sempre più dinamica la scena della Fortezza da Basso: Pitti Uomo e Firenze sono scelti dalle migliori aziende per la presentazione delle collezioni e dei progetti speciali, e per il consolidamento delle strategie worldwide all’apertura della stagione.

Ecco alcune delle principali novità e anteprime di questa edizione: Boglioli presenta il suo stile e la sua prima collezione accessori all’interno di uno spazio speciale al Piano Inferiore del Padiglione Centrale; Hugo Boss torna a Pitti ed espone la sua linea premium Boss Selection negli spazi della Sala Ottagonale;  il lancio europeo della nuova collezione di Arrow, marchio heritage americano della scuderia Tommy Hilfiger e Pantofola d’Oro celebra i 125 anni con un evento in collaborazione con L’Uomo Vogue.

Ma le sorprese non finiscono qui: si va dal lancio mondiale, in esclusiva a Pitti Uomo, di Adam Kimmel Carhartt, il nuovo progetto firmato dal designer americano in collaborazione con lo storico marchio workwear made in USA, allo stand del gruppo Slowear “Tribute to Montedoro”, interamente dedicato al marchio specializzato in giacche e outerwear, fino al doppio debutto del marchio scozzese Folk Clothing, che per la prima volta presenta la collezione in un evento fieristico.

Ad accogliere i visitatori sarà “Welcome to Pitti City”: un gigantesco e coloratissimo billboard in grafica pop tema-guida di questa edizione, una metafora visiva della città come perfetta rappresentazione della moda maschile contemporanea. Nella grande installazione saranno protagonisti – come forme pop-up tridimensionali, ironiche e colorate – i loghi delle 14 sezioni di Pitti Uomo, a esprimere la varietà e il mix degli stili messi in scena nelle diverse aree e anime del salone. Il progetto grafico di Pitti City è realizzato dallo Studio Camuffo, uno dei più creativi gruppi italiani di graphic art.
 

Il nuovo layout affidato all’architetto e designer Patricia Urquiola completa la geografia del Padiglione Centrale, coinvolgendo anche il Piano Terra: una disposizione degli stand più aperta, che mette in dialogo i prodotti e i marchi come in un vero department store. Nel percorso tra le collezioni il Piano Terra si collegherà in modo ancora più diretto con il Padiglione Cavaniglia (sezione Sport & Sport) da una parte, e con la ricerca del Fashion District dall’altra (con le sezioni Futuro Maschile, Touch!, l’Altro Uomo). Il Padiglione Centrale diventa così sempre di più luogo in cui Pitti Uomo elabora le tendenze più attuali del lifestyle, ma anche il simbolo di come il salone si sia evoluto negli anni, coniugando tutte le anime del menswear che in questo momento sono più forti sul mercato.

Cresce il ruolo del “nuovo formale” nella geografia del salone e della moda maschile. Da una parte il Piano Inferiore del Padiglione Centrale è sempre più il luogo scelto dalle aziende - con nomi come Boglioli, Brunello Cucinelli, Church’s, Cruciani, Lardini, Isaia, Jacob Cohën, Drumohr e altri - per rappresentare con le loro collezioni lo stile emerso nelle ultime stagioni dalla contaminazione tra classico, ricerca e sportswear, espresso da altri nomi di punta del nuovo classico come CIPA di Kiton e Cantarelli, sempre protagonisti al Centrale. Dall’altra Futuro Maschile, con le sue aziende italiane e internazionali - nomi come Sartorio, Roda, Camoshita United Arrows, Alden e altri - continua ad esprimere la nuova eleganza maschile attraverso un prodotto capace di coniugare carattere sartoriale, contenuti di stile e concretezza. Realtà affermate che da molte stagioni puntano sulla Fortezza da Basso per rinnovare la loro identità, in sintonia con i gusti, gli stili e la velocità del presente.

Le grandi aziende dello sportswear, quelle che in questo momento stanno raccogliendo risultati importanti sul piano commerciale, fanno investimenti sempre più consistenti su Pitti Uomo, segno che il salone è riconosciuto come la piattaforma ideale per presentare le collezioni e le nuove iniziative. E mentre marchi come Marina Yachting e CP Company si aggiudicano spazi più grandi e creano allestimenti d’impatto, assistiamo anche a rientri importanti, come quello di Façonnable e di Jeckerson, o ad anteprime mondiali come la nuova raffinata collezione di Albert Arts. 

Oltre che al Piano Inferiore e all'Attico, anche al Piano Terra ci saranno i Pop Up Stores: un'area dedicata al design, con una speciale selezione di oggetti di "easy design", progetti di qualità e lusso quotidiano firmati Skitsch, ideati per essere venduti nei migliori concept store. Una collezione completa per l'abitare, volutamente eclettica, firmata da designer internazionali, noti ed emergenti - in collaborazione con l'art director Cristina Morozzi; e un Pop Up Store dedicato al benessere, con prodotti per la cura del corpo e della persona, sempre scelti in modo autoriale.
E ancora, un’area dedicata alla passione per le moto: la Fine Art Dirt Collection sarà un’esposizione di 7 moto e una mostra che racconta due discipline come lo speedway e il flat track, interpretate da Roberto Totti e Mr Martini, due customizer di fama mondiale, e da uno stilista della calzatura come Alberto Fasciani, in un progetto curato dal fotografo Alberto Narduzzi.

È un mondo in crescita quello espresso dalla sezione Touch!: c’è una lunga waiting list di aziende che fanno richiesta di presentare le loro collezioni in questa sezione, e si tratta in gran parte di marchi internazionali, espressione della ricerca più eclettica nel guardaroba dell’uomo contemporaneo, degli stili più visionari, che recuperano tradizioni, materiali sofisticati e ricchi del passato, per sperimentare e rappresentare l’avant-garde oggi.

My Factory, il progetto espositivo di Pitti Uomo nato nel giugno scorso, a questa edizione si presenta - con un considerevole aumento nel numero degli espositori - negli spazi del Lyceum, con un nuovo allestimento urban curato da Oliviero Baldini. My Factory è nato come una scommessa: dare rappresentazione agli stili emergenti della moda, che fanno riferimento alla cultura metropolitana oggi, alle nuove tecnologie, alle contaminazioni tra musica, arte, design. Una scommessa non semplice per un mondo così variegato, ma My Factory è riuscito a presentarsi come un contenitore ideale, sia per le aziende, sia per i buyer alla ricerca di novità e input commerciali.