Uno sportello per chi vuole potenziare i propri rapporti commerciali con il Vietnam, tra i trenta nuovi mercati più dinamici al mondo, ma non sa come fare. Si tratta del nuovo desk che apre ora a Firenze - al piano terra di Villa Fabbricotti, sede dell’agenzia Toscana Promozione - sarà operativo per tre mesi, affidato a Pham Hoang Hai, giovane segretario, non ancora trentenne, della Camera di commercio italiana di Hanoi, che ha studiato in Italia e conosce bene la lingua e il nostro paese. Lo sportello è il frutto dell’accordo firmato a febbraio dalla Regione Toscana con l’agenzia del governo vietnamita per la promozione e l’internazionalizzazione.
Già stamattina si sono tenuti, presso il desk, incontri tra una ventina di associazioni di categoria vietnamite e circa 40 imprese toscane operanti in vari settori. Il desk sarà soprattutto un punto di riferimento stabile a disposizione delle aziende toscane intenzionate ad affacciarsi su quel mercato. Sono previsti anche incontri con le imprese sul territorio.
“Paesi emergenti come il Vietnam o l’India, la Russia e la Cina sono una grande opportunità per le nostre imprese – sottolinea il presidente della Regione, Enrico Rossi – fino a qualche tempo fa le aziende si trasferivano oltre confine per abbattere i costi di produzione e produrre lì beni venduti per lo più in Europa e Nord America. Oggi e domani questi paesi diventano enormi bacini di domanda per prodotti di fascia medio-alta, quali sicuramente quelli toscani sicuramente sono”.
Tessile e calzature prima di tutto, a guardare gli ultimi dati sull’export verso il Vietnam, ma anche pelle, mobili e altri settori, dalla meccanica strumentale ai materiali da costruzione o le infrastrutture per cantieri. Bastano pochi numeri per capire le enormi potenzialità: anche per l’export verso un paese, come il Vietnam, dove il potere di acquisto della popolazione rurale, che è la parte più consistente degli 86 milioni di abitanti, rimane limitato ma va formandosi nelle città un significativa classe di consumatori.
Si stima infatti che la domanda del Vietnam possa crescere nei prossimi sei anni del 71% . Una crescita che neppure la crisi internazionale sembra aver fermato. Un import in ascesa che riguarderà soprattutto l’agroalimentare, abbigliamento ed accessori – non a caso tutte le firme più importanti della moda hanno già aperto in Vietnam vetrine e negozi – calzature ed arredamento.
E la Toscana non parte da zero. L’Italia è al quindicesimo posto per quanto riguarda l’interscambio con il Vietnam e la Toscana, tra le regioni d’Italia, è quarta.