Cultura/ARTICOLO

Firenze, 45 città in Palazzo Vecchio per l'Europa della Cultura

La prima conferenza sul tema si tiene il 5 e 6 novembre nel Salone dei Cinquecento: atteso il ministro per i Beni Culturali Bonisoli

/ Redazione
Ven 2 Novembre, 2018
salone dei cinquecento

Ci saranno anche il ministro per i Beni Culturali Alberto Bonisoli e il commissario europeo per la Cultura Tibor Navracsics alla prima conferenza delle capitali europee della cultura, in programma il 5 e 6 novembre in Palazzo Vecchio a Firenze.

Un incontro che nasce dall'esigenza di fare il punto sull'esperienza e sui benefici che l'istituto della Capitale della Cultura ha apportato al processo di integrazione europea e, di volta in volta, alle città stesse. 

La conferenza , che inaugura presentando anche due opere create per l'occasione da Emilio Isgrò, si aprirà lunedì 5 novembre alle 17 nel Salone dei Cinquecento, alla presenza del sindaco Dario Nardella. Seguirà un dibattito tra Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, James Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera, e Cristiana Collu, direttrice generale della Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea.

Il giorno successivo, 6 novembre, sono previsti plenarie e seminari tematici tra esperti del settore e sindaci che verteranno sulle diverse possibili declinazioni dei temi culturali: dagli aspetti economici della cultura come volano di crescita economica grazie per esempio all'industria creativa, alle sfide e opportunità poste alle città d'arte dal turismo contemporaneo, alla necessità di proteggere il patrimonio, ai benefici del dialogo e delle politiche culturali per l'integrazione sociale e, in prospettiva, per le relazioni internazionali. 

Tra i rappresentanti delle città partecipanti ai dibattiti tematici ci sono oltre a Firenze, anche Porto, Dublino, Turku, Santiago di Compostela San Sebastian, Matera, Sibiu, Cork, Bruxelles. 

Al termine verrà firmata una Dichiarazione che - nel rimarcare l’importanza della cultura come strumento indispensabile di dialogo, crescita, identità e coesione, base dello sviluppo sociale, economico e politico dell’Unione europea, oltre che antidoto al terrorismo e alle spinte xenofobe che sembra più attanagliano il continente - proporrà una strategia condivisa che riconosca alla cultura priorità crescente nell'agenda pubblica europea, sia in termini di politiche sia in termini di risorse, a tutti i livelli, dal locale al sovranazionale. 

Nel pomeriggio è previsto anche l’intervento dell’attore e regista premio Oscar Tim Robbins.