142 buyer internazionali, provenienti da circa 40 paesi si incontrano oggi alla Stazione Leopolda di Firenze, 112 seller toscani per un'agenda fitta di incontri di business: 3.500 quelli già programmati e altri se ne aggiungeranno durante la giornata. Una prima sezione di contrattazioni si è tenuta anche ieri, a margine di Sharing Tuscany, tra gli operatori locali e 31 buyer italiani: è la prima volta che Buy Tuscany crea crea una sezione B2b per la contrattazione esclusiva con i buyer del nostro Paese. Segno di appeal, quello della destinazione Toscana, forte anche quando si gioca in "casa".
I buyer, già nei giorni scorsi, hanno avuto modo di testare gli standard e la grande varietà dell'offerta turistica toscana grazie a 11 tour che, nel fine settimana, li hanno portati su tutto il territorio regionale con percorsi dedicati al settore 'Lusso', che hanno toccato la Maremma e i più bei Wine Resort della Toscana e ancora al 'Wedding' ed all'offerta 'Leisure', toccando i territori di Prato, Firenze e Pistoia. Dal Monte Amiata alla Francigena, invece si sono sviluppati i quattro tour dedicati all'Outdoor', mentre sulla costa toscana si è mosso il gruppo del comparto 'Gourmet'. Infine un apposito tour è stato dedicato al cicloturismo.
Ieri alla Stazione Leopolda di Firenze, in occasione di Sharing in Tuscany, c'è stato modo anche di fare il punto sull'analisi dei flussi turistici, ponendo l'accento sulla sostenibilità del turismo. Dal report è emerso che durante i mesi estivi, il rapporto residenti-turisti nel centro di Firenze diventa di circa due a uno, 3 turisti su 4 si concentrano ad Accademia, Uffizi e Palazzo Pitti. Inoltre è stato evidenziato come la 'Firenze Card' ha incoraggiato la visita ai musei considerati 'minori' ma è diventata anche uno strumento per saltare le code. La ricerca è stata condotta nell'ambito del programma di Dssg (Data Science for Social Good), avviato dall'Università di Chicago nel 2013 per formare data scientists su progetti che hanno un elevato impatto sociale.