Dopo la lettera aperta degli scrittori - firmata da Michela Murgia, Dacia Maraini, Antonio Moresco, Giorgio Vasta e molti altri - oggi l'assessore Cristina Giachi ha scritto all'ideatore del festival, Alberto Acciari, per sganciare l'amministrazione comunale da ogni coinvolgimento nella kermesse.
"Il nostro sostegno all’iniziativa, nella quale non smettiamo di vedere elementi di qualità e di novità, poggiava su una tenuta culturale garantita dalla presenza di scrittori come Antonio Scurati, di partner editoriali e non come Mondadori, Rizzoli, SIAE, e di media partner come Tuttoliobri de La Stampa e Rai3 - scrive Cristina Giachi - il venir meno di queste adesioni prestigiose priva l’iniziativa dei presupposti indispensabili a un suo riconoscimento come evento culturale importante per la città".
A seguito della protesta, hanno ritirato il proprio sostegno alla manifestazione anche la Siae, Mondadori, Rizzoli e lo scrittore Antonio Scurati, che doveva presiedere la giuria che avrebbe letto i testi.
"Spero che potremo trovare un modo per realizzare a Firenze un'iniziativa come il Festival dell'Inedito, magari con modalità organizzative diverse, che incontrino le esigenze dei protagonisti nel settore delicato e importante dell'editoria letteraria, con particolare riguardo alla scrittura degli esordienti" ha spiegato l'assessore Giachi, che oggi a Palazzo Vecchio ha incontrato il gruppo di scrittori fiorentini e non da cui era partita la campagna di dissenso, per discutere la possibilità di dare vita a una nuova iniziativa che rilanci il ruolo di Firenze nel panorama letterario nazionale.
Intanto il 17 aprile si terrò un incontro pubblico tra l'amministrazione, i firmatari dell'appello e gli organizzatori del Festival dell'Inedito, che dopo la defezione degli sponsor privati potrebbe anche essere cancellato.