I robot possono “comprendere” le emozioni umane? Chiedetelo a FACE, il robot umanoide realizzato da un team di ricercatori del Centro “E. Piaggio” dell’Università di Pisa, capace di interagire empaticamente con gli esseri umani attraverso una comunicazione non verbale.
Un robot che sarà uno dei grandi protagonisti del Festival internazionale di robotica, in programma dal 7 al 13 settembre 2017 alla Città delle Tecnologie di Pisa. Face - tramite sensori posizionati sulla testa - orienta il proprio sguardo verso l’interlocutore umano, ne analizza le espressioni facciali e la gestualità e ne inferisce lo stato emotivo. Sulla base dello stato mentale inferito, il robot umanoide inizia dunque una comunicazione non verbale attraverso espressioni facciali, sguardi e ammiccamenti, tutti intesi a stabilire un dialogo empatico. La complessa struttura del volto del robot comprende 32 micromotori, posti tra l’epidermide e il la struttura ossea, che, in modo analogo ai muscoli facciali, permettono di controllare ogni minimo movimento del viso e generare una enorme quantità di espressioni anche molto complesse: rabbia, disgusto, paura, felicità, tristezza e sorpresa.
Avremo modo di vederlo in azione il prossimo 9 settembre al Teatro Verdi di Pisa dove Face parteciperà al concerto “The Music of Soul: la grande musica da Mozart a Puccini” e per l’occasione indosserà un abito settecentesco realizzato appositamente dalla Fondazione Cerratelli di Pisa.
Sempre di FACe si parlerà poi nel corso del convegno “Robotics and Emotions”, venerdì 8 settembre dalle 14 alle 19 alla Facoltà di Ingegneria, in una sessione che mira a riunire i principali scienziati accademici, ricercatori e studiosi per scambiare e condividere le loro esperienze e i risultati delle loro ricerche a cavallo tra le neuroscienze e la robotica, con un particolare focus sulla sfera emotiva.
L’anno scorso, FACE è stato inusuale protagonista del reaction video del film “Morgan” della 20th Century Fox, prodotto da Ridley Scott e girato nei laboratori del Centro “E. Piaggio” dell’Università di Pisa.