E' in corso il Festival del Viaggio, dedicato a chi racconta le sue avventure per il mondo o a chi ama viaggiare. Il festival, ideato da Alessandro Agostinelli, il primo nel suo genere in Italia, va avanti fino al 7 giugno a Firenze e dal 14 al 20 giugno a Palermo.
Ad organizzarlo la Società italiana dei Viaggiatori, associazione che vanta tra i suoi iscritti scrittori, artisti, fotografi e viaggiatori. Al festival si parla di viaggi in Congo, Marocco, Italia, Messico, Brasile, con uno sguardo speciale per il jazz, il cinema, e alle tradizioni dei popoli.
Stasera, alle ore 21,15, c'è l'omaggio a Staino con 'Cavalli si nasce': scoperte, amori e politica di due toscani illuminati - Hendel e Riondino - in viaggio nel Sud ottocentesco.
E domani 4, alle ore 21,30, il clou: l'anteprima italiana di '365 Paolo Fresu' di Roberto Minini-Meròt, documentarista di rango appassionato di musica. Sono tre anni di lavoro al seguito del trombettista di Berchidda, coprodotto da Myro e Radiotv Svizzea Italiana, il film, in sucita nelle sale. Un viaggio rincorrendo il jazzista sardo a spasso per i cinque continenti al suono dei suoi 200 concerti.
Grande attesa anche per la proiezione del film più affascinante di Wim Wenders, Fino alla fine del mondo, mai vista nelle sale in Italia. Tra gli eventi, da segnalare la mostra fotografica Magic Trip - Quadri fotografici espressionisti e la sezione Incontri, che permetterà di scambiare opinioni con viaggiatori e scrittori come Paolo Brovelli, Simona Baldanzi, Beppe Severgnini, Tiziano Fratus.
Il contest Mister Traveller, dedicato a chi ha scritto un libro di viaggio, potrà far vincere la pubblicazione gratuita del testo. Focus sull'Africa il 4 giugno con due eventi spciali. Allo Spazio Marangoni (Via San Zanobi, ore 18) la fotografa Silvia Amodio presenta in anteprima il suo reportage fotografico sul Burkina-Faso, incentrato sul tema della nutrizione.
Sempre il 4 giugno, al Museo di Storia Naturale (Via del Proconsolo, ore 19) incontro sulla figura dell'antropologo fiorentino Elio Modigliani, che nel 1886, quando era poco più che ventenne, è sbarcato sull'isola di Nias, patria dei tagliatori di teste. Un personaggio ancora avvolto dal mistero, che riuscì a tornare indenne dalle regioni più selvagge, invase da guerre, epidemie, mercanti di schiavi e pratiche violente. A più di un secolo di distanza un altro fiorentino, Vanni Puccioni, ne ripercorre la vita e le gesta, andando ad intervistare i discendenti dei guerrieri per scoprire i misteri legati alla sua incredibile impresa. Info: http://www.societadeiviaggiatori.org/
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