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Ferragamo: nel 2013 vola l'utile In programma nuove assunzioni

Il bilancio 2013, approvato stamani dall'assemblea dei soci, segnala utile e ricavi positivi. L'ad Michele Norsa prevede un 2014 con crescita di ricavi e redditività

/ Redazione
Mar 29 Aprile, 2014
Ferragamo

Il 2013 è stato un anno positivo per Salvatore Ferragamo, una delle griffe della moda con sede a Firenze tra le più famose al mondo. L'utile netto in bilancio si attesta sui 150 milioni di euro (+ 43%) con ricavi totali a quota 1.258 mln (+9%). L'assemblea dei soci, che si è tenuta stamani a Firenze, ha deliberato un dividendo di 0,40 centesimi di euro per azione, con pagamento il 22 maggio e stacco cedola il 19 maggio. L'Ebitda è di 260 mln (+14%) con un impatto del 20,7% sui ricavi; cresce del 13% anche l'Ebit (219 mln). L'indebitamento finanziario netto è di 32 mln (-19,3%, ora è l'8,2% del patrimonio netto consolidato) "soprattutto grazie alla generazione di un flusso di cassa di 150 milioni", recita il prospetto di bilancio.

L'amministratore delegato del gruppo, Michele Norsa, si attende una crescita di ricavi e di redditività anche per il 2014 a meno che non si verifichino “fenomeni macroeconomici e politici" eccezionali e avversi. Ferragamo spa aprirà fra pochi giorni il quarto punto vendita in Brasile, a Rio de Janeiro, poi qualche punto vendita in Cina. Nei primi mesi del 2014 la griffe della moda ha aperto alcuni punti vendita di travel retail.

Il gruppo sta “provvedendo anche a nuove assunzioni in numero superiore a quanto previsto” grazie alla nuove norme del Dl lavoro approntato dal governo Renzi.  "Lo possiamo fare in maniera più significativa che in passato - ha spiegato l'ad - con una maggior continuità di impiego di queste persone. Su Firenze negli anni scorsi c'è stato un incremento occupazionale di circa 50 persone all'anno. Sicuramente in questo periodo stiamo approfittando della nuova normativa".