Anche quest’anno sono incoraggianti i numeri ricavati dal censimento dei volatili che svernano nel padule di Fucecchio. Sono infatti quasi 12mila gli uccelli acquatici che hanno scelto di passare l’inverno in questa parte della Regione. Il censimento – promosso a livello di grande regione biogeografica da Wetlands International, e svolto in Italia sotto l’egida dell’Ispra – ha coinvolto 12 rilevatori abilitati, supportati da 28 collaboratori. Nel corso dell'indagine sono state rilevate 28 specie diverse per un numero complessivo di 11.835 uccelli, fra i quali particolarmente numerose le alzavole (6.774 esemplari, un migliaio in più rispetto allo scorso anno). Per lo svernamento di questo tipo di anatra il padule di Fucecchio si conferma in assoluto la più importante area umida toscana.
Le gravi azioni di disturbo e bracconaggio segnalate negli ultimi mesi hanno avuto un effetto sul numero di anatre che si sarebbero potute censire, ma il dato generale è comunque simile a quello del 2015; la cifra finale leggermente più bassa è dovuta alla flessione dei gabbiani (500 in meno dell’anno precedente).
Anche quest’anno le concentrazioni maggiori sono state registrate all’interno della riserva naturale pistoiese (nelle aree Le Morette e Righetti-La Monaca), dove sono stati censiti 7.495 uccelli acquatici (il 67 per cento del totale), fra cui 6.923 anatre (l’84 per cento di quelle osservate nel Padule di Fucecchio), che qui trovano le migliori condizioni per la sosta diurna. Considerando le aree omogenee, buone presenze anche nell’Oasi di Protezione della Paduletta di Ramone e del Pratone (1.160 esemplari); seguono la Riserva e zona di protezione fiorentine (298) e la Vallataccia (253).