Salute/ARTICOLO

Farmaci: nasce un laboratorio all'avanguardia a Bagno a Ripoli

L'Unità Farmaci Antiblastici Centralizzata dell'ospedale Santa Maria Annunziata sarà unica per tutti gli ospedali dell'area fiorentina

/ Redazione
Lun 1 Febbraio, 2016
Farmaci

Lo specialista visita il paziente in ambulatorio ed effettua una prescrizione di terapia antiblastica che, attraverso un sistema informatizzato, viene inviata alla farmacia: il farmacista verifica la prescrizione e inserisce i parametri al computer che, a sua volta invia le informazioni ad un robot che si trova all’interno della cosiddetta “camera bianca”. Qui c’è un tecnico dedicato a far funzionare la macchina che, con un sistema touch screen, richiama le preparazioni. Il robot legge il codice a barre che identifica ogni flacone, che poi viene caricato sull’apposito carrello e fotografato, assicurando in questo modo un doppio controllo. Successivamente, sempre il robot, riconosciuto il farmaco avvia il processo di produzione in maniera automatica: preleva il quantitativo, lo inserisce nella sacca, nella siringa o nel flacone a seconda dello schema di preparazione richiesto dal medico, per poi farlo fuoriuscire pronto all’uso. A questo punto la terapia è pronta e raggiungerà uno dei cinque centri oncologici aziendali.

Non è un racconto futuristico. E’ quanto accadrà, nei prossimi mesi, con la realizzazione nell’ospedale Santa Maria Annunziata della Unità Farmaci Antiblastici Centralizzata, che sarà unica per tutti gli ospedali dell’area fiorentina. Si tratta di un progetto che prevede l’allestimento di un Laboratorio completamente automatizzato ed informatizzato all’interno di un sistema che seguirà il paziente durante tutto il periodo della terapia oncologica: dalla prescrizione del farmaco da parte dello specialista, al controllo del farmacista, alla preparazione da parte del tecnico, fino alla somministrazione nel reparto.

Il Centro sarà realizzato nella Farmacia del Santa Maria Annunziata: sono previsti adeguamenti strutturali degli attuali locali per un importo complessivo pari a 750.000.00 euro.  I lavori inizieranno alla fine dell’anno in corso e si concluderanno entro la primavera del 2017.

Ulteriori 400.000.00 euro saranno spesi per l’acquisto dei robot. In totale l’investimento complessivo sarà di 1.514.937,60 ( di cui 1.356.000 finanziati con apposite delibere da parte della giunta della regione Toscana e la parte restante autofinanziata e già nel piano di investimenti) per l’acquisizione dei software di gestione per la cartella clinica oncologica e per la realizzazione e l’approntamento dei locali con le specifiche caratteristiche (dal controllo di accesso tramite badget ai sistemi di segnalazione visivi ed acustici, dall’installazione dei dispositivi di decontaminazione, agli impianti di alimentazione per la componete tecnologica, ecc…).

Tutto il sistema lavorerà in un circuito chiuso e con l’automatizzazione aumenterà la sicurezza, sia per i pazienti sia per gli operatori. In particolare il progetto prevede la specifica realizzazione della cosiddetta “camera bianca o clean room”: è il laboratorio vero e proprio “confinato” e per certi versi “ermetico” ovvero un ambiente nel quale aerazione, ventilazione, filtrazione d’aria, materiali di costruzione e procedure operative, sono regolamentate per controllare la concentrazione e la qualità di particelle presenti nell’aria e per rispondere a livelli di pulizia adeguati con tutti gli accorgimenti necessari affinché il farmaco possa essere assemblato in condizioni asettiche con classi di contaminazione secondo le più rigorose normative vigenti.

Facilità nella gestione dei rifiuti speciali, meno sprechi di farmaco e incremento di produzione, possibilità di raggruppare i preparati sia in funzione delle materie prime utilizzate, sia in base alle prescrizioni per singolo paziente ma, soprattutto, lasciare ai reparti ospedalieri la sola funzione di somministrazione, sono alcuni dei vantaggi che deriveranno dalla Unità Farmaci Antiblastici Centralizzata. Si stima che un robot mediamente garantirà tra le 12/15 preparazioni all’ora e, a regime, la struttura potrà essere disponibile anche per gli altri ospedali della Usl Toscana centro (Prato e Pistoia).

Attualmente nell’area fiorentina la preparazione dei farmaci antiblastici avviene in tre sedi ospedaliere, all’interno delle oncologie: nell’Ospedale del Mugello, nell’Ospedale S. Giovanni di Dio e nell’UFA (Unità Farmaci Antiblastici) dell’Ospedale S. Maria Annunziata. Quest’ultima prepara anche i farmaci per l’Ospedale Serristori.