È stato firmato oggi al Ministero per lo sviluppo economico il protocollo d'intesa per la realizzazione in Toscana, nell'area dell'interporto di Livorno, di una piattaforma logistico digitale a supporto delle industrie che operano nel settore delle scienze della vita e che permetterà di ottimizzare la catena distributiva dei farmaci prodotti in Toscana, e non solo.
La Toscana è infatti la terza realtà farmaceutica italiana grazie alle 300 imprese attive e ai 19 grandi stabilimenti, con un valore della produzione che raggiunge i 6 miliardi di euro l'anno (il 12% del totale nazionale) e che dà lavoro a circa 11mila addetti. A firmare l'intesa sono stati il ministro Carlo Calenda, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, l'assessore all'urbanistica del Comune di Collesalvetti, Riccardo Demi, Gabriele Gargiulo in rappresentanza dell'Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale, l'amministratore delegato dell'interporto "Amerigo Vespucci", Bino Fulceri, l'amministratore delegato di Toscana aeroporti spa, Gina Giani.
L'intesa nasce nell'ambito dell'iniziativa Toscana Pharma & Devices Valley, proposta a Regione Toscana dalla società di consulenza KPMG, e che ha visto coinvolte una trentina di imprese farmaceutiche presenti in Toscana, una parte delle quali ha poi deciso di sviluppare lo studio di fattibilità operativo e finanziario, che è alla base del protocollo firmato stamani. Tutti insieme concorreranno alla realizzazione della terza e più innovativa piattaforma italiana, che troverà posto all'interno dell'interporto livornese "Amerigo Vespucci" nel Comune di Collesalvetti e che si aggiungerà a quelle già operative a Roma e Milano, così da colmare una lacuna che interessa l'intero centro Italia, con un significativo risparmio di costi (calcolati in 60 milioni di euro l'anno) e un sensibile beneficio sull'impatto ambientale connesso.
Settembre 2020 il termine previsto per la realizzazione della piattaforma che, queste le stime, richiederà un investimento di 60-80 milioni di euro e avrà una capacità di immagazzinamento in 38.000 posti pallet iniziali: il 70% delle scorte riguarderà le materie prime e il confezionamento, il 30% i prodotti finiti, che verranno movimentati al ritmo di 52.000 pallet l'anno. L'80% è destinato all'esportazioni. Ancora il 23% del totale sarà movimentato per via aerea da Pisa. Il nuovo hub, che punterà molto sulla digitalizzazione, occuperà a regime 150-200 addetti.