Made in Toscana/ARTICOLO

Export: 10 mln per le imprese Finanziate 98 eccellenze

La Regione attraverso il bando per l'internazionalizzazione aiuta le aziende a espandersi nei mercati esteri

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Le aziende toscane vanno alla conquista del mercato estero con il supporto della Regione. Sono 98 le reti di impresa e le realtà singole che hanno vinto il bando per l’internazionalizzazione lanciato lo scorso gennaio, che mette a disposizione del sistema produttivo toscano 10 milioni e 534mila euro per espandersi nel mondo.
Aprire uffici o sale espositive in un paese emergente, partecipare a saloni internazionali, aprire un sito web o creare un brand per rilanciare le esportazioni: sono questi gli interventi che saranno finanziati grazie al bando della Regione, che ha riscosso successo presso le aziende, visto che hanno presentato domanda in 150.

Tra i raggruppamenti di impresa che riceveranno un contributo a fondo perduto ci sono la Diesse diagnostica senese di Monteriggioni, che realizza strumenti scientifici per la diagnosi medica, a cui andrà 150mila euro, mentre la BarsiMarmi che riunisce gli specialisti del marmo della Versilia e di Massa Carrara, riceverà 199mila euro.
Non potevano mancare le eccellenze della moda, come Conte of Florence, che fa parte del Consorzio del cappello di Firenze, finanziato per 86mila euro, mentre a Pratotrade, che raggruppa 50 imprese tessili pratesi, otterrà 75mila euro per portare i suoi filati nel mondo.
Anche i sapori della tradizione toscana sono un settore che punta molto sui mercati internazionali: il Consorzio Grosseto export, che raggruppa aziende maremmane come la celebre Corsini Biscotti, ottiene 79mila euro, mentre 139mila euro di contributi vanno a Food It, che riunisce aziende come il Caseificio sociale di Manciano.

“Abbiamo pensato questa misura per incoraggiare anche le imprese di piccole dimensioni a intraprendere la strada dell’internazionalizzazione – sottolinea l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini –e a riposizionarsi efficacemente su mercati oggi più appetibili, ma che richiedono strumenti di intervento non sempre alla portata di tutti”.
L’obiettivo è proprio trainare il sistema toscano fuori dalla crisi puntando sul Made in Italy di qualità. I finanziamenti fondo perduto arrivano a coprire fino al 50% del costo previsto per gli investimenti. Il bando ha dato la priorità alle imprese provenienti da zone della Toscana riconosciute in stato di crisi, come Prato e Massa, e ai programmi che progettano un’apertura verso i paesi extraeuropei come quelli dell’area Bric (Brasile Russia India e Cina) ma anche Stati Uniti, Giappone, Sud Africa, Emirati Arabi e Vietnam.

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