È destinata a diventare una ricorrenza annuale quella che celebrerà la terra e gli avi Etruschi, e in occasione di questo primo appuntamento la festa culminerà con l’inaugurazione di una mostra di reperti inediti rinvenuti nel sito di Poggio Colla, dove ancora sono in corso gli scavi. Sono le principali novità delle "Celebrazioni Etrusche", illustrate oggi dal presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, che il 27 agosto consegnerà le pergamene alle città della dodecapoli, la lega delle principali città Etrusche, e un riconoscimento al soprintendente per i beni archeologici Andrea Pessina.
"La ricorrenza cade in memoria del 27 agosto 1569, quando Pio V conferì a Cosimo I de' Medici il titolo di 'Magnus Dux Etruriae', ossia la legittimazione storica di quella che era stata la terra degli Etruschi e che possiamo considerare la Toscana moderna", ha detto Giani presentando le "Celebrazioni" e le iniziative che 20 comuni hanno organizzato anche grazie al bando predisposto dal Consiglio. "Il giorno della bolla papale sarà il riconoscimento che ogni anno riserveremo ai nostri progenitori, gli Etruschi sono un popolo che ha avuto un’influenza determinante e che per mille anni ha in qualche modo dominato prima di essere progressivamente assorbito dai romani. Fino a ora - continua Giani - abbiamo fatto meno di quanto dovremmo per valorizzare i nostri progenitori, coloro che mille anni prima di Cristo già indicavano la strada per estrarre i metalli e arrivare all’età del ferro. Erano il popolo più evoluto in Italia e in generale in questa parte di Europa mediterranea. Cercheremo di fare molto di più con iniziative, manifestazioni, illustrazioni di scoperte che sono sempre più frequenti".
"Siamo consapevoli – ha concluso Giani - che degli Etruschi consociamo ancora molto poco. Ogni giorno arriva notizia di un nuovo rinvenimento, ed emerge una loro tavola che ci porta a conoscerne meglio la scrittura". È il caso del complesso di Vicchio, dove è stata recentemente scoperta una stele che "qualcuno ha paragonato a quella di Rosetta".