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Elisa Bonaparte a Palazzo Ducale, dal rigore allo splendore

Il passaggio di Palazzo Ducale dalla gestione sotto la Repubblica a quella del Principato. A Lucca, dal 20 agosto, questo (e altro) nell'ambito delle conversazioni napoleoniche

/ Redazione
Sab 18 Agosto, 2018
Palazzo Ducale Lucca, Sala monumentale

Al via le conversazioni napoleoniche 2018. Inizia con “Elisa a Palazzo: dal rigore allo splendore” la 12esima edizione della manifestazione ideata da Roberta Martinelli e realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Fondazione di Livornonell’ambito del progetto “Da Parigi a Lucca: il gusto di vivere al tempo di Napoleone e Elisa”.

Lunedì 20 agosto nel Chiostro di San Micheletto (ore 21.30, ingresso libero), Velia Gini Bartoli e Simonetta Giurlani Pardini parleranno del passaggio di Palazzo Ducale dalla gestione sotto la Repubblica a quella sotto il Principato.

«Quando arrivò a Lucca, il 14 luglio 1805, Elisa si trovò con un palazzo, destinato al governo della Repubblica, che era molto lontano dagli standard previsti per alloggiare una corte principesca» spiega l’architetto Velia Gini Bartoli. «L’ostacolo era impegnativo da affrontare, ma non per Elisa che aveva ben chiari quali erano i requisiti di una reggia e, non ultimi, i tempi utili per realizzarla».

«A ventuno giorni dal suo arrivo, disponeva già di un progetto definitivo e di un dettagliatissimo capitolato; il 10 agosto i lavori più urgenti, che interessavano le ali sud e ovest del palazzo, cioè quelle di rappresentanza e di servizio, vennero affidati a maestranze locali: tempi previsti per il completamento delle opere, oggi inimmaginabili, 4 mesi» prosegue Velia Gini Bartoli. «Elisa, però, aveva fretta e il 4 novembre ordinò di iniziare il trasloco dalla residenza dei Buonvisi, dove era temporaneamente ospite, al Palazzo nonostante questo fosse ancora un cantiere in attività. I progetti ed i lavori vennero eseguiti secondo il principio del tout comme à Paris e l’adeguamento della zona dei servizi, come cucine, dispense, impianto idraulico con acqua calda e fredda sia nelle cucine che nei bagni, la sistemazione di water closet, oggetto allora molto raro ordinato appositamente in Inghilterra, fecero una gran differenza. Si tratta di interventi solitamente poco considerati, ma che sono di grande rilevanza per la qualità della vita».

Palazzo Ducale Lucca - sala Staffieri (2)

«L’arte del ricevimento e la cucina, grazie agli sviluppi della chimica, hanno un notevole sviluppo e diffusione in questo periodo» spiega Simonetta Giurlani Pardini, che affronterà la parte dedicata al cambiamento nel costume. «A Parigi nascono i ristoranti in cui ci si incontra e si fa cultura oltre che mangiare, nuovi modi di cucinare con il mito del grande chef Marie Antoine Carême e colui che è considerato l’antesignano della Guida Michelin: l’Almanacco dei golosi di Grimod de la Reynière, inventore del giornalismo gastronomico».

Le serate proseguono martedì 21 agosto con Peter Hicks: "Giuseppe Bonaparte, capo della famiglia Bonaparte", e mercoledì 22 agosto con Pier Dario Marzi, in collaborazione con il Cineforum Cinit Ezechiele 25,17: “L'Eros di un imperatore. Gli amori di Napoleone nel cinema”.

Info
napoleoneeilsuotempo.wordpress.com

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