È di nuovo tempo di elezioni. Sono 21 i comuni toscani che andranno al voto domenica 10 giugno, così come fissato dal ministero dell'Interno, per eleggere il nuovo sindaco. In programma anche elezioni inedite in due comuni istituiti in Toscana nel 2018 dopo le fusioni. Si tratta di Laterina Pergine Valdarno (ad Arezzo, frutto della fusione tra Laterina e Pergine Valdarno) e Rio (comune dell'Isola d'Elba nato dalla fusione fra Rio Marina e Rio nell'Elba).
Dei 21 comuni coinvolti - ovvero il 7,7% del totale dei comuni della regione, che sono complessivamente 274 - 6 sono sopra i 15mila abitanti. Tra questi anche 3 capoluoghi di provincia: Pisa (72.221 elettori), Siena (43.532) e Massa (58.390). La lista dei comuni chiamati al voto prosegue con i comuni che contano più di 15mila abitanti - ovvero Campi Bisenzio (32.229 elettori), Pescia (16.340) e Pietrasanta (21.053) - seguiti da quelli con meno di 15mila: Capolona, Caprese Michelangelo e Laterina Pergine Valdarno (Provincia di Arezzo); Impruneta e Marradi (Provincia di Firenze); Gavorrano, Magliano in Toscana, Semproniano e Monte Argentario (Provincia di Grosseto); Capraia e Rio (Provincia di Livorno); Ponte Buggianese (Provincia di Pistoia); Poggio a Caiano (Provincia di Prato); Montecatini Val di Cecina e Santa Maria a Monte (Provincia di Pisa).
Le urne saranno aperte per tutta la giornata di domenica 10 giugno, dalle 7 alle 23. L'eventuale ballottaggio, solo per i comuni oltre i 15mila abitanti (gli altri andranno a elezione diretta), sarà invece domenica 24 giugno. Lo spoglio delle schede inizierà subito dopo la chiusura delle votazioni.
Nei comuni con più di 15mila abitanti si vota con un sistema elettorale maggioritario a doppio turno, mentre in quelli con popolazione pari o inferiore a 15mila si vota con il sistema maggioritario a turno unico. Sono due le modalità di voto, a seconda che si tratti di un comune con meno di 15mila abitanti e di un comune con popolazione superiore. Nel primo caso nella scheda è indicato, a fianco del contrassegno, il candidato alla carica di sindaco. L’elettore ha diritto di votare per un candidato alla carica di sindaco segnando il relativo contrassegno. Può esprimere un voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale compreso nella lista collegata al candidato alla carica di sindaco prescelto. Nei comuni più popolosi si può votare per una lista attribuendo la preferenza anche al candidato sindaco collegato, oppure si può votare solo per il candidato sindaco non esprimendo la preferenza per alcuna lista. Si può votare per un candidato sindaco e per la lista ad esso collegata o, in alternativa, si può votare per un candidato sindaco e per una lista non collegata (voto disgiunto). L’elettore potrà manifestare un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere.