A chi gli chiedeva cos’è oggi la ricchezza e come si misura il professor Amartya Sen, premio Nobel per l’economia e ospite in questi giorni al “Quanto Basta” il Festival dell’economia ecologica, risponde descrivendo cos’è la povertà: “ un mix di ingiustizie, di carattere economico e sociale, è povero chi non ha le stesse possibilità, gli stessi accessi, le stesse opportunità lavorative o di istruzione ed è povero anche chi vive a contatto con la criminalità organizzata e ne subisce gli effetti e ancora chi a causa di regimi autoritari non può dispiegare del tutto le sue potenzialità”. Per questo, ed è la ricetta del professor Sen, la soluzione al problema della povertà non può che essere “nelle misure di carattere politico e sociale che i governi devono prendere mettendo al centro della loro azione l’uomo e i suoi bisogni”.
Il premio Nobel per l’economia ha prima partecipato a una tavola rotonda con il Presidente della Regione Enrico Rossi e il sindaco di Piombino Gianni Anselmi e poi nel pomeriggio tenuto la sua lezione magistrale.
Il presidente ha ricordato che oggi in Toscana ci sono 100mila e più disoccupati, decine di migliaia di cassintegrati, e che a questi si aggiungeranno di qui ai prossimi anni altri 40, 60 mila senza lavoro a seguito delle scelte del governo sulla spesa pubblica. “L’inquietudine sociale cresce – ha detto – perchè non c’è niente di più deprimente per una persona che perdere insieme al lavoro anche la speranza di farcela, e sentirsi ai margini. Ecco perché dobbiamo lavorare per rilanciare gli investimenti. Trovando vie nuove. Ci vuole, come ha detto anche Amartya Sen – quantità e qualità. La quantità serve per evitare che molti restino ai margini, la qualità per ridurre gli squilibri.”
“Lo stato, il governo devono fare di più, le politiche nazionali devono cambiare. Ma anche in Toscana dobbiamo fare la nostra parte. Penso alle infrastrutture che dobbiamo riuscire a completare in tempi ragionevoli, recuperando i ritardi e coinvolgendo il privato, vista la crisi della finanza pubblica. Nei settore dei servizi si può sviluppare un azionariato sociale, attraverso le cooperative di utenti. Lo smaltimento dei rifiuti speciali, prodotti dalle nostre aziende, può diventare una risorsa, se attiviamo interventi per chiudere le filiere produttive in Toscana, e per promuove progetti che possono creare nuova occupazione e nello stesso tempo abbattere i costi che le imprese si accollano per lo smaltimento nelle regioni del nord o in Germania. Infine – ha concluso il presidente Rossi – dobbiamo promuovere lo sviluppo di un economia sociale, attraverso una offerta di servizi alla persona che risponda ad una domanda ancora insoddisfatta e comunque destinata a crescere con il pensionamento di tante persone, anche benestanti.”
Amartya Sen, economista indiano ha studiato prima a Calcutta e poi a Londra dove ha insegnato nelle più prestigiose università. Nel 1998 gli è stato assegnato il Premio Nobel per l’economia in particolare per i suoi studi sulla teoria dello sviluppo e sui problemi della misurazione della dispersione nella distribuzione del reddito.
Ambiente/ARTICOLO
Economia ecologica: lezione magistrale di Amartya Sen
Il premio Nobel a Piombino per il Festival “Quanto Basta”. Anche il presidente Enrico Rossi ha partecipato all'incontro
Amartya Sen