Nel Basso Valdarno si può tranquillamente parlare di “fenomeno fontanello”. Nel 2010, infatti, gli undici fontanelli di Acqua ad Alta Qualità di Acque SpA, le piccole “casa dell’acqua” che erogano in aree pubbliche acqua particolarmente gradevole dal punto di vista organolettico (grazie a sistemi di filtraggio che riducono i composti del cloro e sterilizzano in alternativa con raggi uv) hanno distribuito gratuitamente 12.513 metri cubi, oltre 12 milioni e mezzo di litri di acqua da bere, con un risparmio superiore a 2 milioni e mezzo di euro per i cittadini, se avessero acquistato acqua minerale in bottiglia dal costo medio di 0,2€ al litro: un aumento del 19,8% rispetto al 2009 durante il quale furono erogati 10.445mc a sostanziale parità di numero d’impianti. Si diffonde sempre più, dunque, l’abitudine ad utilizzare questi presìdi pubblici ai quali i cittadini si riforniscono autonomamente di acqua “già buona da bere” con bottiglie e recipienti in vetro ma con un risparmio economico che può essere davvero notevole.
Senza parlare del risparmio ambientale: se si fanno due conti ci accorgiamo che grazie ai fontanelli di Acque SpA nel 2010, ipotizzando l’alternativo acquisto di acqua minerale, siamo riusciti a “salvare il territorio” da almeno 6 milioni di bottiglie di plastica. Se si considera che per fare 1750 bottiglie di plastica dalla capacità di un litro e mezzo ci vogliono 159 litri di petrolio (un barile), si sono risparmiati 3428 barili di petrolio, oltre mezzo milione di litri (fonte: La Repubblica-Economia 3 gennaio 2008). A questi risultati vanno gli effetti positivi dell’eliminazione delle esternalità negative dovute al trasporto, alla logistica delle acque in bottiglia: ulteriore consumo di petrolio, emissioni di anidride carbonica, idrocarburi, ossidi di zolfo, monossido di carbonio etc. Il progetto Acqua ad Alta Qualità, voluto fortemente da Acque SpA - il gestore idrico del Basso Valdarno - dall’Autorità d’Ambito n°2 e dai comuni del territorio gestito, parte nel 2007 con la sperimentazione dei primi impianti di Pescia, Empoli e Belvedere a San Gimignano; sono poi seguiti quelli di Lari, Certaldo, Calcinaia, Castelfiorentino, Lamporecchio, San Giuliano Terme, Casciana Terme e, dal novembre scorso, Porcari.
A differenza di alcune altre esperienze, dove ci si rivolge anche ad aziende private, i fontanelli di Acque SpA sono progettati internamente, realizzati e posti in opera dalle proprie maestranze puntando dunque anche sul bagaglio di conoscenze e capacità dei propri lavoratori. L’obiettivo di Acqua ad Alta Qualità rimane quello originario: avvicinare la popolazione al consumo domestico dell’acqua di rete, concorrere alla riduzione di rifiuti, offrire opportunità di risparmio economico per le famiglie, più in generale sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della risorsa idrica. Una recente indagine di mercato condotta dall’Autorità d’Ambito 2 sembra dare ragione al progetto. Cresce, infatti, il numero di cittadini nel Basso Valdarno che beve abitualmente o spesso acqua del rubinetto: l’odierno 35% contro il 10% del 2005.
La popolazione sta sempre più “imparando a fidarsi” anche dell’acqua di casa che è buona, controllata, garantita dalle migliaia di campionamenti effettuati direttamente dal Gestore e dagli organismi di controllo come Asl e Arpat. Nell’immediato futuro è in programma la realizzazione di quattro nuovo impianti e la collaborazione con Unicoop Firenze per la realizzazione di fontanelli presso alcuni punti vendita. Ma l’obiettivo finale è quello di assicurare in pochi anni la più ampia copertura possibile dell’intero territorio servito.