Quando si pensa ad una barriera architettonica di solito la si immagina a forma di scale o gradini, più o meno alto: di certo non si penserebbe mai ad una striscia più o meno lunga di arenile che impedisce ai portatori di handicap di raggiungere la battigia e godere di un bene universale come il mare. In questo caso la barriera architettonica è per legge perché, ci dicono, non si può installare una passerella che arrivi fino al bagnasciuga: è vietato.
E allora i portatori di handicap possono raggiungere la riva e bagnarsi solo grazie a qualche ausilio come la sedia acquatica “job”, costruita in materiale speciale,resistente alla salsedine e con ruote che permettono di muoversi agilmente sulla sabbia, ma dal prezzo non accessibile (circa 900 euro).
La via più facile, come sostiene Daniele Carmassi, della onlus Afaph, sarebbe quella di prevederne l’obbligo per le strutture balneari (come, ci assicura, per le spiagge libere attrezzate comunali), ma così non è.
Quest’anno grazie alla collaborazione tra l’associazione, la Provincia di Massa-Carrara e il Comitato Battilana 95 ne sono state acquistate due. L’associazione le mette a disposizione in comodato d’uso gratuito.
Per informazioni: Daniele Carmassi 3386456636.
Attualità /ARTICOLO
Due sedie acquatiche per portatori di handicap
Si chiama "job" e rende possibile l'accesso al bagnasciuga. A Massa Carrara si possono chiedere in comodato d’uso gratuito

sedia job