Cultura/ARTICOLO

Droni e geo-radar a caccia della città fantasma di Semifonte

Partono le ricerche con le tecnologie più avanzate della città perduta che Firenze rase al suolo nel 1202 e che si troverebbe vicino a Barberno Val d'Elsa

/ Redazione
Mar 26 Luglio, 2016

Nel 1202 Firenze la rase al suolo perché minacciava la sua espansione: oggi ripartono dopo 40 anni le ricerche archeologiche della città fantasma di Semifonte, insediamento medievale lungo la via Francigena che si troverebbe vicino a Barberino Val d'Elsa. Per ritrovarla saranno utilizzate le tecnologie più avanzate, come droni e e geo-radar.

Circa mille anni fa gli abitanti di Semifonte canzonavano Firenze declamando sotto le sue mura 'Firenze fatti in là, Semifonte si fa città', testimoniando così una graduale crescita politica ed economica. Firenze ordì un inganno, mise sotto assedio Semifonte e la distrusse. Ancora ci sono validi motivi di ricerca ed un nuovo progetto viene ora promosso dall'Unione comunale del Chianti Fiorentino, dal Comune di Certaldo, dal Consiglio regionale della Toscana e dall'Università di Firenze. Per il presidente dell'Unione comunale e sindaco di Barberino Val d'Elsa, Giacomo Trentanovi si tratta di un "momento storico per la valorizzazione di un territorio che necessita di una forma estesa di rete e cooperazione con le istituzioni, coi soggetti privati e la comunità territoriale, un progetto per il quale si stanno reperendo i fondi necessari".

 

"Non sappiamo - spiegano gli archeologi Vannini, Vanni Desideri e Leporatti - quanto fosse estesa Semifonte, come e dove si strutturasse l'abitato. Ci affideremo ad un metodo che l'archeologia medievale ha applicato in Medio Oriente che mette lo scavo come eventuale conclusione non come premessa delle attività. Attueremo una campagna di diagnostica archeologica e geofisica in forma sperimentale che fa uso di strumentazioni particolari e che ci permetterà di verificare come si siano conservate le strutture al di sotto delle superfici dei territori agricoli, useremo droni per le riprese aerofotogrammetriche. L'intera campagna ha una prima finalità diagnostica, poi eventualmente si passerà agli scavi".