Cultura/ARTICOLO

Dragon Film FestivalFilm da Hong Kong a Shanghai

Dopo Medio Oriente, Corea e Giappone, sbarca all'Odeon di Firenze dal 26 al 29 maggio il Festival del Dragone. Una panoramica sul cinema della Repubblica Popolare Cinese.

/ Redazione
Sab 24 Maggio, 2014
Shangai

Un tuffo nelle atmosfere e nelle suggestioni della Repubblica Popolare. E' il Festival del Dragone, una panoramica sul cinema cinese contemporaneo da Hong Kong a Shangai, in programma all'Odeon di Firenze dal 26 al 29 maggio.

La manifestazione, organizzata da Quelli della Compagnia/Fst, mette in cartellone 11 proiezioni divise in due sezioni dedicate rispettivamente a Hong Kong e alla Cina continentale.

Della prima fa parte il film di inaugurazione, lunedì alle ore 21: è 'Col War' di Longman Leung e Sunny Luk, thriller campione di incassi ambientato in una Hong Kong futuristica e corrotta. Sarà l'occasione anche per ascoltare la musica con il concerto delle suonatrici di guzheng NieXin e Liu Xiao e una performance di calligrafia.

Sezione Hong Kong
Oltre al film d'apertura, la sezione nel secondo giorno di festival (27 maggio) intercetterà il cinema indipendente con il drammatico “A Fig” di Vincent Chui, sulla morte di un figlio che porterà una casalinga a trasferirsi a Macao per riscoprire se stessa, e “Love me not”, opera prima di Gilitte Leung, successo del cinema di genere con oltre 13 partecipazioni ai festival internazionali solo nel 2012, struggente storia d’amore tra due amici che si scoprono omosessuali. Di musica e di danza si parlerà in due film: “Diva” della trentenne Heiward Mak, omaggio all’industria musicale di Hong Kong e  “The Way we Dance” di Adam Wong, che chiude il festival il 29 maggio e che racconta del mondo hip hop cinese.

Sezione Cinema Continentale.
A rappresentare a Firenze il cinema della Cina Continentale saranno il regista Zhang Yuan e le star asiatiche Li Xinyun e Jiang Ye Lan. La sezione offre uno spaccato di quello che oggi è considerato un mercato in espansione nella cinematografia internazionale. Il regista Zhang Yuan e l’attrice Li Xinyun (star del cinema cinese) presenteranno in prima italiana il film “Beijing Flickers” (28/05), storia di un giovane, San Bao, alle prese con una serie di sventure (viene lasciato dalla fidanzata, licenziato, sfrattato dal suo appartamento e abbandonato dal suo cane) che lo porteranno ad incontrare personaggi eccentrici e tormentati quanto lui, sullo sfondo di una Pechino caotica e indifferente, mentre un'altra ospite, l’attrice Jiang Ye Lan, presenterà il suo film da protagonista dal titolo “The Love Songs of Tiedan”, per la regia di Hao Jie (29/05), storia di Tiedan, un bambino di 8 anni innamorato della bella ventenne chiamata ‘sorella Mei: i due s’incontreranno dopo dieci anni e il destino, in un modo o nell’altro, li legherà. Iin programma anche il drammatico “The Stolen Years” (27/05), storia di He Man, che si risveglia dal coma dopo un incidente e non ricorda niente del divorzio dal marito e dei vari cambiamenti della sua vita. Il 28 maggio è la volta di due film ‘di genere’: il crime-thriller “Lethal Hostage” (sei vite che si intersecano in un puzzle ambientato tra lo Yunnan e Pechino) e l’adrenalinico “Unbeatable” (storia di Fai, ex detenuto che si dà al pugilato per pagare i suoi debiti ). Imperdibile il film “The Flowers of War” di Zhang Yimou, con Christian Bale, pellicola incentrata sul Massacro di Nanchino, avvenuto in Cina nel 1937. L’attore Bale interpreta il ruolo di un impresario di pompe funebri che si finge un missionario statunitense per difendere alcune ragazze e donne cinesi dalle atrocità dei giapponesi. Presentato fuori concorso al Festival del Cinema di Berlino 2012, il film è stato nominato come Miglior Film straniero ai Golden Globe e ha ricevuto moltissimi premi ai più importanti festival internazionali, tra cui il Miglior Film Straniero al Huabiao Film Award e agli Shanghai Film Critics Awards.
Tra gli eventi speciali, mercoledì 28 maggio, alle ore 17.00, alla libreria Feltrinelli (via de' Cerretani) la presentazione del libro Il nuovo cinema di Hong Kong Voci e sguardi oltre l'handover, di Stefano Locati e Emanuele Sacchi, alla presenza degli autori. Il volume esamina oltre quindici anni di cinema cantonese, dall'handover al presente, proponendo un'introduzione ai mutamenti intercorsi nel nuovo millennio, oltre a un'approfondita analisi delle pellicole più importanti prodotte in questi anni. Info: www.dragonfilmfestival.com