Una guida, con tanto di mappa, dei luoghi dove poter mangiare, dormire, lavarsi e trovare aiuto, destinata ai senza fissa dimora, alle persone e alle famiglie in difficoltà, agli immigrati. È il volume realizzato dalla Comunità di Sant'Egidio nel 50mo anniversario della fondazione e la cui quarta edizione è stata presentata oggi al teatro della Pergola. La guida, realizzata con i contributi di Fondazione Cr Firenze, "il Cuore si Scioglie" e della Cei, sarà distribuita in 1500 copie insieme alla cena che Sant'Egidio offre ogni martedì e sabato nelle stazioni, nei luoghi frequentati dai senza dimora, e a tutti gli assistiti.
Nel testo sono presentati 18 luoghi dove mangiare, 17 per dormire, cinque punti dove lavarsi, ma anche i centri d'ascolto, 9 strutture dove curarsi o dove avere assistenza legale, 20 scuole di italiano e 20 punti di distribuzione di vestiario e pacchi alimentari.
I senza fissa dimora raggiunti portando loro la cena per strada sono 250 ogni settimana. Il 60% sono stranieri che provengono dall’Africa (Somalia, Etiopia, Mali, Marocco, Egitto e Tunisia) soprattutto uomini e zingari romeni soprattutto donne. Per il 40% sono italiani: anziani con una casa, ma che non ce la fanno con la pensione oppure usano la pensione per aiutare i figli, senza casa. Si tratta di adulti di 50/60 anni a pochi anni alla pensione ma che non sono più in grado di lavorare (invalidità non tale da dare diritto ad un sussidio; problemi psichiatrici più o meno gravi…); persone che lavoravano in proprio con piccole ditte di riparazioni, o operai giovani (20/40 anni) che spesso hanno lavorato all’estero (Germania), come lavapiatti, cameriere, aiuto cuoco, e che per la crisi sono rientrati e non riescono a reinserirsi nel mondo del lavoro. Altre cause della povertà: problemi psichiatrici, tossicodipendenza e alcolismo
In un anno Sant'Egidio distribuisce circa 15.000 pasti. Il martedì distribuzione di vestiti: in un anno sono venute oltre 100 persone (chiedono soprattutto: coperte, sacchi a pelo, scarpe). La Comunità raggiunge 100 famiglie (con bambini, con disabili) attraverso pacchi alimentari, vestiti, soprattutto rapporti di amicizia. Oltre 100 anziani sono aiutati a casa, 800 le persone che hanno partecipato al Pranzo di Natale , 400 stranieri frequentano gratuitamente le scuole di italiano di Sant'Egidio.
In queste attività sono coinvolte circa 200 persone di ogni estrazione sociale: dallo studente al professionista, dal medico al muratore, dal pensionato all’insegnante, dall’impiegato al badante; di ogni età, dai 14 ai 98 anni. Sono in aumento gli anziani (anche i cosiddetti “grandi” anziani) che aiutano in particolare: nelle attività in carcere, nei centri di prima alfabetizzazione per richiedenti asilo. Sono tutti di ogni provenienza: italiani, ma anche persone dell’America Latina, dall’Europa dell’Est, dall’Asia, dal Medio Oriente, dall’Africa, studenti dal nord America. Molti aiutano nei centri di prima alfabetizzazione per richiedenti asilo (chi ha maggiore dimestichezza con la lingua) e nella preparazione e distribuzione delle cene itineranti per i senza fissa dimora.