A Massa Marittima in provincia di Grosseto tutto pronto per la 120 esima edizione del Balestro del Girifalco che si svolge, come tradizione, l’ultima domenica di maggio e ogni 14 agosto. Domenica 27 maggio si terrà una suggestiva rievocazione storica tra i tre antichi Terzieri della città (Borgo, Cittanuova, Cittavecchia), che si sfideranno in una gara di abilità con le balestre. Sabato 26 maggio alle ore 11 nel Palazzo dell’Abbondanza, ci sarà la presentazione del Palio o “drappellone”, che andrà ai balestrieri vincitori della sfida.
Per il balestro di maggio, dedicato a San Bernardino copatrono della città, è consuetudine affidare la realizzazione del Palio ad un artista che viene selezionato da una apposita commissione giudicatrice composta dai rappresentanti del Comune e della Società dei Terzieri. Quest’anno il soggetto è il seicentesimo anniversario dell’esposizione a Milano da parte di San Bernardino dopo una predica (1418) della tavola detta la “Tabulella”. Dopo una attenta valutazione è risultata vincitrice Sabrina Taddei una pittrice con al suo attivo numerose mostre personali in Italia e all’estero mentre le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private.
Domenica 27 maggio dalle ore 17.30 prenderà il via l’attesa gara preceduta dal Corteggio Storico tra le vie della città fino ad arrivare nella suggestiva piazza Garibaldi dominata dalla trecentesca Cattedrale di San Cerbone. Dopo le evoluzioni degli sbandieratori, inizierà la gara vera e propria, che vedrà impegnati 24 balestrieri, 8 per ciascuno dei tre Terzieri, Borgo, Cittànuova e Cittàvecchia, in cui è diviso il centro storico di Massa Marittima, tutti animati da un unico obiettivo, vincere l’ambito Palio. Grande abilità, mano ferma e una buona dose di fortuna sono elementi irrinunciabili per ogni tiratore che si accinge a scoccare la propria freccia, detta anche “veretta”, verso il corniolo, il bersaglio (con un diametro di 13 centimetri). Il centro di questo bersaglio, chiamato tasso (un cerchio del diametro di 3 cm) è posto a trentasei metri di distanza dalla postazione di tiro fissa sulla quale i balestrieri si alternano. Vince il balestriere la cui freccia si sarà conficcata più vicina al centro del corniolo e riceverà in premio una simbolica freccia d’oro, mentre al suo Terziere verrà assegnato il “Palio”.
La Balestra attualmente in uso in questo tipo di rievocazioni storiche è la copia fedele della “Balestra da posta” o “Balestra grossa” medievale italiana. Essa si compone di un asse di legno, detto teniere, nel quale trovano la loro sede il meccanismo di tiro e gli strumenti di puntamento, e di un arco di acciaio munito di corda di fibra naturale. Il caricamento dell'arma si effettua con il "girello". La corda tesa si arresta su un cilindro rotante comandato dalla leva di scatto. La tradizione del tiro con la balestra ha un lungo passato a Massa Marittima, esistono infatti testimonianze documentarie attestanti che questa pratica era già in uso nel corso del quindicesimo secolo.
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