Ha avuto un buon esito da punto di vista organizzativo la seconda edizione dell’«Operazione congiunta multidisciplinare e multinazionale per la ricerca di persone scomparse ritenute vive, decedute o lese», organizzata dalla HBDD di Rosignano Marittimo, con il supporto logistico e sanitario di Pubblica Assistenza, Carabinieri e Guardia di Finanza, e patrocinata dal Ministero degli Interni.
L’attività addestrativa, svoltasi nei giorni scorsi, ha avuto come location i locali di Villa Pertusati a Rosignano Marittimo e l’interno del Parco dei Poggetti e vi hanno preso parte il Ris di Roma, l’associazione Penelope Italia, la Us Army Criminal Investigation e la tedesca Diensthunde. La simulazione, che ha visto il contributo dei Ros di Livorno, si è basato su un bus scolastico dirottato da un soldato americano di stanza a Camp Derby che in successione avrebbe sequestrato sei studenti, poi riusciti a scappare, e ucciso per motivi passionali la professoressa e l’autista del mezzo.
L’obiettivo, raggiunto con ottimi risultati, era quello di condurre la ricerca con dei nuclei autonomi nella gestione delle aree a loro assegnate, ma soprattutto la cooperazione tra diverse discipline - investigatori, unità cinofile da soccorso, unità cinofile da protezione, forze dell’ordine italiane e americane, enti privati italiani e tedeschi e associazioni di volontariato che si occupano di soccorso. «L’esercitazione al Parco dei Poggetti è perfettamente riuscita — spiega il livornese Vincenzo Scavongelli, componente della Hbdd — è stato stato un test di prova sulla messa in pratica delle moderne tecniche di ricerca di persone scomparse».
La HBDD, Human Blood Detection Dog ha organizzato inoltre, dal 15 al 17 Marzo marzo scorsi, a Rosignano Marittimo, il convegno "Operazione congiunta multidisciplinare e multinazionale per la ricerca di persone scomparse ritenute vive, decedute o lese", un tema sul quale si sono accesi i riflettori in Toscana, in seguito al caso del mancato ritrovamento di Roberta Ragusa, ma che ha nel nostro paesi contorni inquietanti: basti pensare che sul sito del Ministero degli Interni, risultano essere al 2010, oltre 23.000 le persone scomparse e non ritrovate in Italia, tra minorenni, maggiorenni e over 65.
«Quello delle persone scomparse - hanno recentemente dichiarato i prefetti Tagliente e Basilone, proprio in relazione al caso di San Giuliano Terme di Pisa - rappresenta un cono d’ombra nella vita di tante persone sul quale occorre fare luce con determinazione ed energia, nell'interesse della giustizia e dei familiari».
Attualità /ARTICOLO
Dirottato uno scuolabus: esercitazione a Rosignano
La simulazione che ha visto l'intervento di specialisti americani e tedeschi, fa parte della seconda edizione di "Operazione congiunta multidisciplinare e multinazionale per la ricerca di persone scomparse ritenute vive, decedute o lese" di HBDD

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