Le migliori pratiche regionali e nazionali della pubblica amministrazione, imprese e mondo della ricerca riunite nel luogo dell'eccellenza. La Scuola Normale di Pisa ha ospitato la seconda tappa del tour 2015 di Dire e Fare, manifestazione a cura di Anci Toscana che per quest'anno si snoda in cinque appuntamenti in altrettante città della regione.
Nelle sale della Normale si è sviluppata la giornata interamente dedicata all'innovazione tecnologica ed al digitale, materia in cui si sta realizzando una grande produzione da parte dei Comuni italiani.
“C'è una sensibilità da raccogliere e rilanciare attraverso piattaforme che siano in grado di dare organicità agli interventi – sottolinea Marco Filippeschi, sindaco di Pisa e responsabile Innovazione tecnologica ed attività produttive di Anci - A fronte delle possibilità date dalle innovazioni, dobbiamo poter mettere in campo una pianificazione di tipo nuovo, attraverso un'aggregazione di comuni che consenta di monitorare la crescita di una strategia e l'incontro tra domanda e offerta, dobbiamo spostare in avanti gli obiettivi”.
Obiettivi che si sono evoluti rapidamente negli ultimi anni: nel 2010 erano soltanto 40 le città, nel mondo, che avevano iniziato il processo di sviluppo verso le smart city, ma erano già 140 a fine 2012. Un concetto che, però, deve essere declinato differentemente in Italia, vista la sua particolare conformazione geopolitica (fatta di un'elevata maggioranza di comuni medio-piccoli) il concetto di smart city si rende più produttivo se si sposta il concetto da “città” a “territorio”.
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Un concetto ripreso dai tavoli di lavoro differenziati – future proof, skills, smart revolution, big data e tools – dove si sono alternate le testimonianze di amministratori ed imprenditori, supportati dalle storie dei ricercatori e di chi vive il mondo dell'università.
Incongruenze e possibilità che si sviluppano su tutto il territorio toscano: dalla “Arno Valley” che racchiude le eccellenze in materia (dal CNR alle università di Pisa e Firenze, fino al Polo Tecnologico di Navacchio) alla necessità di dover unificare queste esperienze per essere competitivi a livello europeo, dove le amministrazioni delle metropoli (come ad esempio Londra) offrono alle startup della ICT briefing e contatti con investitori privati. Un ritardo che coinvolge tutto il 'sistema Italia'.
“Italia e Grecia sono i due maggiori Paesi europei in ritardo su digitale per banda larga ed e-commerce – sottolinea il Digital Champion per l'Italia, Riccardo Luna - Il digital divide penalizza ancora di più i deboli. In Italia oltre l'80% degli over 60 non ha mai utilizzato internet e le famiglie “più connesse” sono quelle con genitori imprenditori o liberi professionisti, mentre i figli di operai e disoccupati restano disconnessi”.
Nel pomeriggio, inoltre, si è svolta la premiazione del concorso “Fai la differenza”, organizzato da Anci per promuovere le idee digitali per le città, che ha visto la vittoria del Vicesindaco del Comune di Montevarchi Elisa Bertinei grazie alla creazione di due app rivolte ai cittadini, sviluppate con la collaborazione di Matteo Berardi, Digital Champion montevarchino, e da Ugo Fabbri, responsabile dei sistemi tecnologico-informativi del Comune. Di queste la seconda creata per i genitori dei bambini che utilizzano lo scuolabus, per poterli seguire ed essere certi della loro presenza a bordo.