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Dire&Fare: a Firenze il punto su sanità e welfare regionale

Dalle sfide della governance fino all'integrazione socio sanitaria: dibattito aperto al Palazzo dei Congressi per la rassegna promossa da Anci Toscana

/ Redazione
Ven 11 Novembre, 2016

Sanità e welfare al centro di Dire&Fare, la rassegna itinerante promossa da Anci Toscana che quest'oggi fa tappa a Firenze. Al Palazzo dei Congressi confronto aperto tra sindaci, assessori regionali, tecnici, amministratori e associazioni del settore per discutere della riforma della sanità toscana che ha introdotto un livello avanzato di programmazione, integrazione e cooperazione tra l'area vasta e l'azienda ospedaliera universitaria.

La giornata di approfondimento - aperta dal presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni, con le conclusioni affidate nel pomeriggio all'assessore regionale alla salute Stefania Saccardi - servirà "per fare patrimonio comune dei passi compiuti fino ad ora e per mettere in campo idee e spunti da consegnare al Consiglio Regionale in modo da arrivare ad un completamento della riforma concertato e il più possibile condiviso".

Il percorso di riforma non è ancora completato: rimangono infatti da definire le nuove zone distretto e una serie di norme transitorie importanti soprattutto per il sistema degli enti locali. "Proprio sulle "zone distretto/ Società della salute" si gioca gran parte del successo della riforma - spiega Anci in una nota -  la legge infatti attribuisce nuovi e importanti prerogative alle zone che devono essere in grado di coglierne pienamente le potenzialità. Il welfare toscano farà un ulteriore grande passo in avanti se riuscirà a coniugare la parte organizzativa con quella dell’innovazione e del coinvolgimento di tutti gli attori per rispondere ai tanti bisogni di salute e sanità delle persone".

I tavoli di approfondimento che si terranno nel corso di Dire&Fare saranno dedicati a "Le nuove Asl e il processo di zonizzazione", "Europa 2020 e costruzione delle reti locali", "Strumenti di programmazione e osservatorio sociale regionale""Ripensare l'offerta dei servizi di welfare".