Come vivere a lungo e combattere l'Alzheimer? Possiamo aiutare il nostro corpo con uno stile di vita sano e seguendo una dieta mediterranea. Una ricetta semplice, da portare avanti con costanza. A confermarlo - nel corso del convegno in corso a Pistoia sui Centri Diurni Alzheimer - è uno dei nomi più importanti della neurologia internazionale, Laura Fratiglioni.
“E’ ormai scientificamente assodato che si può vivere molto a lungo e senza Alzheimer - ha detto Fratiglioni. Destino e genetica permettendo, dipende in gran parte da noi, da come si vive”.
La neurologa toscana parla sulla base degli studi più recenti e dei dati che fotografano la popolazione. Dati che rivelano come la metà dei novantenni non abbia segni di demenza. Attualmente è impegnata in una ramificata rete di ricerche multidisciplinari sulla popolazione alla ricerca di risposte a domande antiche così sintetizzabili: perché invecchiamo?, perché invecchiamo diversamente l’uno dall’altro?, come possiamo diminuire malattie e disabilità?, come produrre cure più efficaci? Domande a cui sono arrivate le prime risposte. Tra queste c'è ormai una ragionevole certezza che vivere fino a 100 anni non è più così raro. E' poi importante qualificare ancora di più l’approccio scientifico ai problemi della salute della terza età. Infine - grazie agli straordinari progressi degli studi sulla popolazione, oggi sappiamo con certezza che tra il 40 e il 50 per cento di quanti arrivano a 90 anni non ha alcun sintomo di demenza. Ne consegue che Alzheimer e altre forme di deficit cognitivo non sono inevitabili prodotti dell’invecchiamento. Invecchiare lucidamente non è più un sogno proibito.
“Con un sano stile di vita - ha chiosato la dottoressa Fratiglioni - meglio se adottato da giovani, possiamo scongiurare anche un terzo dei casi di demenza. Per di più abbiamo capito di recente che lo stile di vita può incidere positivamente anche su certe predisposizioni genetiche”.