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Diecimila giovani a Firenze per il "Giorno della memoria"

Studenti da tutta la Toscana per l'iniziativa promossa dalla Regione. Mattinata di riflessioni, memorie, testimonianze intitolata “La banalità del male” e aperta dalle note del “pifferaio magico” Enrico Fink. Il  presidente Martini: "Questa è la Toscana migliore, di oggi e di domani". Sul palco Moni Ovadia con Shel Shapiro

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
giorno della memoria
Oltre diecimila giovani da tutta la Toscana al Mandela Forum di Firenze per la Giornata della Memoria 2010, l’iniziativa promossa dalla Regione per non dimenticare le vittime della Shoah, di una pagina atroce della storia dell’umanità. I saluti sono spettati al Governatore Claudio Martini, al suo ultimo incontro con gli studenti delle scuole toscane, in vista della fine della sua legislatura alla guida della Toscana. Il presidente, ha rivolto un benvenuto caloroso ai giovani presenti. “Siete voi il nostro futuro” – ha detto visibilmente emozionato. “Noi investiamo su di voi”. E giù applausi a catena.
Gli stessi sentiti applausi che i ragazzi hanno rivolto al video – racconto dell’attore e compositore Moni Ovadia 'Il dovere di ricordare. Riflessioni sulla Shoah' al quale sono seguite le voci dei testimoni, di coloro che hanno avuto la fortuna di 'tornare' e di poter tramandare le proprie, tragiche, esperienze. Per la realizzazione del video hanno prestato il loro volto Luciana Littizzetto, Jovanotti, Luciano Ligabue, Antonio Albanese, Nicoletta Braschi  e Shel Shapiro, sul palco oggi con Moni Ovadia. Così le parole, le immagini, la musica, i volti sono divenuti i protagonisti dai quali respirare, sentire, avvertire l’odore della tragedia, di una pagina di storia da non dimenticare. Per non dimenticare quella “banalità del male” che è stata il tema conduttore dell’edizione 2010 della Giornata della Memoria, un male inteso quindi come una realtà che può diventare banale, ordinaria, se praticata in modo sistematico come ha avuto modo di ricordare anche il dirigente della Regione Toscana. Ugo Caffaz aggiungendo poi: - “Il razzismo è un virus che muta continuamente”. La Regione, ad oggi, combatte questo virus con tante iniziative rivolte in particolar modo ai giovani toscani: dal Treno della Memoria fino ai particolari corsi di formazione per i maestri delle scuole elementari, affinchè si abbia conoscenza piena, totale e matura di ciò che ognuno di noi ha il dovere di ricordare.
Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, è intervenuto per conferire le Chiavi della Città allo scrittore israeliano Amos Oz. "Ecco le chiavi di una città paziente, curiosa e con il senso dell'umorismo" ha detto Renzi a Oz, riferendosi alle parole pronunciate dallo scrittore poco prima nel suo intervento. "Finalmente! Adesso potrò entrare a Firenze alle tre del mattino senza dare noia a nessuno", ha risposto scherzosamente Oz. Il sindaco ha poi rivolto una raccomandazione ai circa 10.000 studenti presenti nel Palamandela: "siate degni del regalo che con questa splendida mattinata vi ha fatto la Regione; voi siete la nostra speranza, e della speranza abbiamo sempre bisogno".