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Del Grande è libero: "Io vittima di una violenza istituzionale"

L'annuncio della liberazione del blogger e giornalista arrestato nelle scorse settimane al confine tra Turchia e Siria è arrivato stamani da parte del Ministro Alfano con un tweet. Del Grande ha riabbracciato la sua famiglia all'aeroporto di Bologna

/ Redazione
Lun 24 Aprile, 2017
del grande foto ANSA
"Sto bene, il problema è stata la detenzione, la privazione della libertà personale. Non ho subito alcun tipo di violenza". Sono state queste le prime parole di Gabriele Del Grande, il blogger, giornalista e regista fermato al confine tra Turchia e Siria nelle scorse settimane e liberato quest'oggi. L'aereo con a bordo Del Grande è atterrato stamani a Bologna, dove l'aspettavano la famiglia e il ministro Angelino Alfano.
 
Ed è stato proprio Alfano ad annunciare con un tweet il buon esito delle trattative diplomatiche. "Gabriele Del Grande è libero - aveva scritto stamani il ministro - Gli ho parlato adesso sta tornando in Italia. Ho avuto la gioia di avvisare i suoi familiari. Lo aspettiamo". All'arrivo a Bologna Del Grande ha spiegato di  essere stato " vittima di una violenza istituzionale". "Quello che mi è successo è illegale - ha ribadito - un giornalista privato della libertà mentre sta svolgendo un lavoro in un paese amico". Del Grande ha poi rivolto un "un saluto a tutti i giornalisti che sono ancora in carcere".

Sulla liberazione di Del Grande - che ha affermato di essersi trovato in Turchia per scrivere un libro - è intervenuto anche il presidente del Consiglio Gentiloni, una liberazione "frutto - ha sottolineato il premier - dell'impegno svolto con discrezione e determinazione dalla nostra diplomazia". Il governatore toscano Enrico Rossi ha sottolineato invece come "questa storia metta in risalto l'impegno di un giovane che, a rischio della propria libertà e forse anche di più, si impegna per dare voce a chi quella libertà non ce l'ha, che fugge dalla guerra e dalle catastrofi. E questo è un impegno che non deve diminuire ma accrescersi". 

Oggi - sulla porta del ristorante della famiglia  Del Grande a Panicagliora, nel pistoiese, c'è un cartello, con l'annuncio più importante: "siamo a Bologna - hanno scritto i genitori - Gabriele torna, è stato liberato, grazie a tutti". Adesso la famiglia è con il giornalista, il ricongiungimento all'aeroporto, dopo giorni di ansia e preoccupazione. L'abbraccio con i cari e un pensiero: "Dove vado ora? A mangiare! - ha detto Del Grande - ricordando i suoi sette giorni di sciopero della fame.

 

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