Cultura/ARTICOLO

Dall'Università di Firenze un appello per il Castello di Sammezzano

I professori dell'ateneo hanno scritto una lettera al Ministro Dario Franceschini in vista della prossima asta che si terrà il 24 maggio perché lo Stato acquisti lo splendido edificio

/ Redazione
Sab 7 Maggio, 2016

Dopo la petizione online e la campagna sui social network, per salvare il Castello di Sammezzano si mobilitano anche i professori dell'Università di Firenze. Ad attivarsi sono stati tre prestigiosi professori dell’ateneo fiorentino Franco Cardini, Carlo Cresti e Francesco Gurrieri, che hanno lanciato un appello al Ministro dei Beni culturali Dario Franceschini perché si attivi per tutelare lo splendido edificio, anche alla luce della prossima asta prevista per il 24 maggio.

I professori hanno scritto al Ministero una lettera aperta alla quale si è associato anche il Comune di Reggello per salvare questo bellissimo edificio “un esempio assolutamente unico di ‘eclettismo’ – spiegano - caratterizzato da un’architettura e da un impianto decorativo di tipo moresco, che ne fa un unicum della cultura artistica ‘orientalizzante’”. Nella lettera si chiarisce l’importanza artistica del Castello, ma anche il fatto che numerosi sono stati i tentativi di salvarlo e nessuno è andato a buon fine. Cardini, Cresti e Gurrieri fanno una proposta concreta al Ministro: “sembrerebbe assolutamente giusto che lo Stato Italiano valutasse l’opportunità di acquisire questo singolarissimo bene culturale, magari destinandolo proprio ad un grande ‘Centro Studi Orientalistici’ , oggi così importanti”.

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Una presa di posizione di grande valore, accolta con soddisfazione anche dal sindaco di Reggello. “Tre importanti studiosi si uniscono a noi nella lotta per salvare il Castello di Sammezzano – afferma Cristiano Benucci – e questo ci riempie di soddisfazione. Anche noi, come amministrazione ci appelliamo al Ministro Franceschini, perché si avvicina il 24 maggio, data della prossima asta, e la nostra preoccupazione è che anche questa vada deserta ed il futuro di questo meraviglioso edificio sia ancora più incerto. Siamo fiduciosi e speriamo che il Ministro risponda a questa lettera perché un patrimonio artistico di così grande valore non può andare perso”.