È cardZbox, una piattaforma accessibile tramite App che permette di fare giochi da tavolo utilizzando lo smartphone, l’idea d’impresa vicintrice di PhD+, il programma dell’Università di Pisa che punta a valorizzare i risultati della ricerca e a sviluppare progetti innovativi.
Le altre idee in gara erano The Bulb, Tennis commander, PFQ.io, Intraoral ultrasonic probe, con uno special guest ZonzoFox, idea nata recentemente da alcuni studenti che avevano seguito l’edizione del PhD+ dello scorso anno.
La finale di quest’edizione prevedeva anche un contest tra gli spin off nati dalle scorse edizioni del PhD+, ormai affermati nel panorama nazionale e internazionale e premiati con numerosi riconoscimenti. A risultare vincitori a pari merito del “Time Award” sono stati Jos Technology, con la sua “superficie di energia” su cui è possibile alimentare e ricaricare dispositivi elettrici ed elettronici senza l’uso di cavi, e BioBeats, nota per la sua app che genera musica dal battito del cuore, che sta sviluppando una piattaforma per le analisi biometriche.
“I risultati ottenuti in questi anni riguardano non solo le numerose spin-off ma più in generale la diffusione dello spirito imprenditoriale tra gli oltre 600 studenti che hanno partecipato al PhD+ – sottolinea il professor Paolo Ferragina, prorettore per la ricerca applicata e l’innovazione dell’Università di Pisa – che ha avuto come ricaduta un incremento della visibilità dell’ateneo sia in Italia sia all’estero nell’ambito della valorizzazione della ricerca e dell’innovazione”.
Fino ad oggi il PhD+ ha generato 32 progetti imprenditoriali, di cui 23 trasformati in imprese e tra questi 12 accreditati come spin off dell’Università di Pisa, che hanno ricevuto numerosi premi o riconoscimenti in prestigiose competizioni nazionali e internazionali.