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Dal mare alla terra: ricerca fiorentina chiarisce lo snodo evolutivo

Uno studio dell’Ateneo ha riconosciuto nei granchi il tipo di adattamento usato dalle specie anfibie all’innalzamento delle temperature marine

/ Redazione
Gio 28 Gennaio, 2016
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Il passaggio dall’acqua alle terre emerse – uno degli snodi fondamentali della colonizzazione del pianeta da parte degli esseri viventi – è il ‘momento’ su cui sembra far luce uno studio dell’Università di Firenze, che dimostra come questa strategia sia ancor oggi adottata dai granchi delle coste rocciose toscane. La ricerca fa luce su una tappa evolutiva cruciale, quella che ha permesso il passaggio dai progenitori marini alle specie terresti, ed è stato già documento su Nature Scientific Reports. Lo studio è stato condotto dal gruppo di ricercatori coordinati da Stefano Cannicci, che hanno lavorato con i colleghi dell’Alfred Wegener Institute for Polar and Marine Research, l’istituto più autorevole per lo studio dei cambiamenti climatici in Europa.

Il team ha scelto come modello i più comuni granchi delle coste rocciose della Toscana, quelli della specie Pachygrapsus marmoratus, raccolti a Calafuria. Grazie ai test fisiologici condotti presso i laboratori del Dipartimento di Biologia, i ricercatori hanno dimostrato quali sono i meccanismi con cui le specie anfibie riescono a far fronte al cambiamento climatico che determina l’innalzamento della temperatura del mare, passando da una respirazione prettamente acquatica a una aerea, per evitare il crollo di ossigeno conseguente al riscaldamento dell’acqua.

“Abbiamo dimostrato per la prima volta – spiega Stefano Cannicci – che l’innalzarsi delle temperature delle acque oceaniche guida un processo evolutivo importante come quello della colonizzazione delle terre emerse. In un periodo come quello attuale, caratterizzato da un costante e rapido aumento della temperatura di atmosfera e oceani – prosegue il ricercatore – una strategia evolutiva che può essere messa in atto dalle specie che vivono tra mare e terra è, in effetti, quella di diventare più terrestri e meno marine”.

Lo studio dimostra che, superata una certa temperatura dell’acqua, agli animali anfibi che possono respirare, anche stentatamente, sia in aria che in acqua, convenga uscire dal mare e tentare la rischiosa conquista della terra ferma. “I granchi – conclude Cannicci – ci permettono di capire come possa essere avvenuto uno dei passaggi evolutivi più importanti della storia, che ha portato all’evoluzione delle specie terrestri”.