Il mais, l'orzo e la segale della Garfagnana sono al centro di un progetto territoriale di valorizzazione. Il Dipartimento di agronomia e gestione dell'Agroecosistema dell'Università di Pisa sta studiando un modo semplice e poco costoso per la trasformazione dei cereali in prodotti tecnologicamente avanzati che vanno dalla pasta ai prodotti da forno.
Il progetto ha studiato in particolare la messa a punto di piccoli centri di trasformazione locali, per ottenere dal mais a rischio di estinzione una farina adatta alla pastificazione. Il processo è interamente condotto in Garfagnana partendo da una materia prima non anonima, ma tipica e riconosciuta per le elevate caratteristiche qualitative da cui si ottiene un prodotto dietetico senza glutine.
La Regione Toscana è impegnata fin dal 1997 nella realizzazione di un sistema di tutela delle varietà locali, essenziale per la conservazione della biodiversità e l'uso sostenibile delle risorse genetiche. Con l'incentivazione di progetti di ricerca in ambito territoriale, si è promosso un percorso di valorizzazione in chiave economica delle produzioni locali.
In Garfagnana le iniziative realizzate dall'Unione dei Comuni hanno garantito il recupero di numerose varietà ortive, cerealicole e frutticole. Attraverso la sezione locale della Banca Regionale del Germoplasma, si provvede alla conservazione di semi e piante madri e, attraverso i coltivatori custodi, alla diffusione sul territorio delle antiche varietà.
Enogastronomia/ARTICOLO
Dal mais della Garfagnana arriva la pasta senza glutine
Il cereale toscano viene trasformato in prodotti tecnologicamente avanzati per celiaci

Mais della Garfagnana