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Da Firenze studio su api antibomba Addestrate per trovare esplosivi

Il ricercatore fiorentino Martino Quaranta sviluppa lo studio per utilizzare l'insetto nelle delicate operazioni antiterroristiche

/ Redazione
Mer 25 Novembre, 2015
Api antiterrorismo

Un aiuto nelle azioni volte al contrasto agli attentati di matrice terroristica potrebbe arrivare, inaspettatamente, dalle api. Secondo lo studio condotto dal ricercatore fiorentino Martino Quaranta, del Centro di ricerca per l'Agrobiologia di Firenze, uno sciame di api potrebbe essere in grado - grazie al'olfatto - di individuare esplosivi e 'stanarli' per tempo. Le api, dopo un 'percorso di addestramento' sono in grado di rilevare la presenza di sostanze esplosive per sventare attentati terroristici.

''La varietà di api utilizzate per questo obiettivo sono le mellifere - spiega Quaranta - ottimi sensori di esplosivi e impiegabili in missioni di ricognizione presso aeroporti, porti, campi minati e possibili obiettivi di attentati terroristici''. A confermare la ricerca fiorentina ci sono alcune sperimentazioni condotte con successo negli ultimi anni da Usa e Gran Bretagn, che hanno ricalibrato l'olfatto degli insetti passandolo dai fiori agli esplisivi, sfruttando le loro capacità per misurazioni ambientali come l'inquinamento.

I punti in favore di questo impiego, a differenza rispetto all'utilizzo dei cani, sono la durata dell'addestramento - che si risolve in pochi giorni anziché in mesi - ed i costi: una famiglia di api con circa 20 mila insetti, costa intorno agli 80 euro. Una volta in possesso del 'plotone' di insetti bastano poi 2-3 giorni per insegnare ad ogni insetto a riconoscere la presenza di materiali esplosivi.

"Per la ricognizione ne servono 4 alla volta - spiega Quaranta - e l'unico neo è il loro ciclo di vita molto breve che richiede un addestramento continuo per assicurare il ricambio. Il metodo è semplice: l'operaia viene messa in un cilindretto da cui fuoriesce solo la testa esposta a diversi odori, quando lo fiuta con le antenne viene ricompensata. Stessa cosa per l'addestramento: tre o quattro operaie vengono inserite in una sorta di valigetta provvista di un sensore a raggi infrarossi in grado di rilevare l'estensione della lingua, la ligula che l'operatore può tenere sotto osservazione. Le api la estrarranno solo se fiutano l'odore dell'esplosivo, facendo scattare l'allarme".

 

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