L’alta tecnologia toscana al lavoro per ricostruire la città di Palmira, lo splendido sito archeologico in Siria distrutto dall’Isis. L’azienda Tor Art di Carrara, specializzata in robotica e scultura, sta realizzando le copie in marmo delle opere d’arte andate perdute: la prima è la replica in marmo dell’arco di Trionfo di Palmira, che è stata creata da scalpellini-robot usando la tecnica della stampa in 3D e sarà esposta il 19 aprile a Londra, a Trafalgar Square.
L'iniziativa dell'Institute of Digital Archaeology in collaborazione con l'UNESCO, l'università di Oxford, il Museo del Futuro di Dubai e il governo degli Emirati Arabi Uniti si basa su una collezione di migliaia di immagini tridimensionali raccolte in siti a rischio di distruzione da equipe di volontari in zone di guerra del Medioriente e del Nord Africa.
Le foto, scattate da archeologi, turisti e gente comune usando macchine fotografiche 3D distribuite dall'Institute prima della conquista di Palmira da parte dell'Isis, sono state messe in una banca dati per creare un modello computerizzato, il cui file è stato poi inviato a Carrara dove i robot della TorArt, in collaborazione con l’azienda D-Shape di Cascina (Pisa) – specializzata in stampa 3D – sstanno ultimando la ricostruzione in scala ridotta usando blocchi di marmo grezzo e arenaria: la copia a grandezza naturale verrà realizzata una volta che il progetto si sposterà in Siria.
“Una copia non potrà mai rimpiazzare l'originale – spiega Alexy Karenowska, responsabile tecnologica del progetto – ma l'idea è attirare l'attenzione sul fatto che la ricostruzione è in corso, come prova di quel che la tecnologia può fare per qualcosa che tocca tutti noi".
L’azienda apuana Tor Art con i suoi innovativi robot ha già lavorato progetti internazionali nel campo della conservazione dei beni culturali, comeil Museo Hermitage di San Pietroburgo e il Castello Sforzesco di Milano.