C’è anche un pezzo di alta tecnologia toscana nella missione europea ExoMars, che porta l'Europa su Marte a caccia di vita, organizzata dalle agenzie spaziali di Europa e Russia, alla quale l'Italia partecipa con Agenzia Spaziale Italia e con l'industria, rappresentata da gruppo Finmeccanica e Thales Alenia Space Italia.
I sensori per il viaggio spaziale e altri strumenti di alta precisione sono stati realizzati a Campi Bisenzio, nello stabilimento di Finmeccanica che un tempo faceva parte delle Officine Galileo: qui sono state prodotte le componenti tecnologiche per la trivella che perforerà il suolo di Marte e per lo strumento che effettuerà fotografie in alta definizione del pianeta rosso.
"Siamo soli nell'universo? Come si è sviluppata la vita? Sono queste le domande alle quali vuole rispondere la missione ExoMars", ha spiegato il direttore generale dell'Agenzia Spaziale Europea, Jan Woerner. La missione è iniziata ieri con il lancio del razzo Proton dalla base russa di Baikonur (Kazakhstan).
Quella appena partita è la prima fase di ExoMars, mentre la seconda fase è prevista nel 2018 e dovrà portare sulla superficie marziana un rover equipaggiato con un trapano che perforerà il suolo fino a due metri di profondità. Il Proton sta portando in orbita la sonda Tgo (Trace Gas Orbiter), che resterà nell' orbita di Marte per sette anni, e il lander Edm (Entry, Descent and Landing Demonstrator), il veicolo dedicato all'astronomo italiano Giovanni Schiaparelli, che dovrà dimostrare la capacità dell'Europa di posarsi sul suolo di Marte