La crisi economica che non accenna a mordere la presa ridisegna la presenza sul territorio toscano degli istituti bancari. Ad Arezzo lo storico marchio popolare di Banca Etruria ha cominciato il percorso di trasformazione che lo porterà a diventare da istituto di credito cooperativo a società per azioni.
Il progetto è stato illustrato ieri, in sede di Giunta regionale a Firenze, al presidente della Toscana Enrico Rossi. A delineare gli obiettivi futuri di Banca Etruria il presidente Lorenzo Rosi e il direttore generale Daniele Cabiati.
La banca sta cercando di allargare la propria base societaria a fondi di investimenti italiani e internazionali, oltre che a realtà bancarie. Con un obiettivo: reinvestire i capitali raccolti sulla vita economica regionale e aretina, con un'attenzione particolare alla crescita dell'occupazione. Nella sostanza, l'istituto aretino lancia sul mercato un altro tentativo di ripartenza dopo la levata di scudi del maggio scorso alla proposta di acquisto di Banca Popolare di Vicenza.
Il presidente Rossi si è detto convinto che Banca Etruria abbia avviato un processo positivo di cambiamento. Il presidente Rosi, già membro del precedente board e presidente della cooperativa di costruzioni Castelnuovese, ha ringraziato Rossi per l'attenzione riservata.
“Ringrazio il presidente Rossi – ha concluso Rosi – per l’attenzione che sta riservando a Banca Etruria. Il percorso verso l’allargamento della nostra base societaria a fondi di investimento italiani e internazionali, oltre che a realtà bancarie, è uno scatto in avanti per lo sviluppo commerciale della Banca che, in qualità anche di società quotata, vuole così assumere una dimensione internazionale”.