I porti toscani sono sempre più attrattivi lo confermano i numeri, lo conferma il fatto che alla Seatrade Cruise Global, la più importante fiera mondiale riservata agli operatori dello shipping che si svolge ogni anno a marzo a Fort Launderdale in Florida, saranno presenti quasi tutti i nostri porti: il porto di Marina di Carrara insieme a La Spezia, il porto di Livorno, Portoferraio e Piombino e la società Porto di Livorno 2000, società che gestisce il terminal passeggeri del porto di Livorno.
Toccata da due mari, con 627 km totali di coste di cui 397 sul continente e 230 galleggianti, la Toscana è una regione che offre innumerevoli affacci sul mare. Ci sono i piccoli porti turistici, dalla Maremma alla Versilia, e poi ci sono i grandi porti, quelli che accolgono le grandi navi, quelli attesi in Florida dove quest’anno si presenteranno nella veste della nuova governace assunta con la riforma dei porti che ha portato, per quanto ci riguarda, alla nascita della nuova Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale dove sono confluiti il porto di Livorno, Capraia, Piombino, Portoferraio, Rio Marina e Cavo e dell’Autorità portuale del Mar Ligure Orientale con il porto di Marina di Carrara unito a quello di La Spezia.
Livorno, con i suoi 11 metri di banchine dotate di 90 accosti, con una profondità che varia da -7 a -13 metri ha chiuso il 2016 con bilancio per il traffico dei passeggeri, addirittura meglio delle previsioni: 807.935 i croceristi, 2.193.678 i passeggeri dei traghetti facendo registrare, rispettivamente, un +18% e un +18,18% rispetto al 2015. Un dato importante che non è sfuggito ai gestori del trasporto pubblico: Trenitalia ha già presentato un piano di servizio integrato siglato con un operatore del settore crociere per il collegamento nave-bus-treno per i croceristi in arrivo a Livorno e diretti a Firenze, riservando per loro anche speciali servizi (es. vetture riservate) come già avviene in altre città italiane.
Più servizi, più personale durante l’alta stagione ma soprattutto sviluppo e potenzialmento delle infrastrutture (si pensi al nuovo collegamento ferroviario tra il porto e la linea Tirrenica, un passo fondamentale per fare del porto uno dei più importanti scali ferroviari merci della penisola) significano più scambi e attività commerciali e più traffici. Traffici che, nel 2017, si ipotizza subiranno un leggero stop ma “Livorno - assicura in una nota l’autorità portuale - registrerà una flessione di circa il 10% che risulta comunque inferiore al dato di altri porti italiani come Venezia e Napoli”.
Alla Seatrade Cruise Global sarà presente anche la Porto di Livorno 2000 che presenterà il progetto “Why Livorno” dopo l’anteprima, nell’autunno scorso, a Tenerife al Sea Trade Cruise Med. “Why Livorno” è un progetto di marketing territoriale, studiato insieme alla Regione Toscana, e rientra in quel corpus di attività finalizzate a promuovere lo sviluppo tout court della rete portuale toscana. Ecco il teaser in anteprima:
E se il porto di Livorno può essere considerato la porta naturale per la Toscana con due terminal completamente equipaggiati, collocato in una posizione favorevole anche grazie alla vicinanza con l’aeroporto di Pisa, il porto di Piombino è lo scalo ideale per scoprire la bellezza del sud della Toscana.
Piombino. Oltre 3 milioni i passeggeri sbarcati a Piombino nel 2016: +2,92% rispetto al 2015. Il porto di Piombino è lo scalo che più di tutti ha risentito della crisi. Per il recupero dell’area è stato fatto molto e molto si sta facendo: entro il 2020 sono previste una serie di migliorie che doteranno il porto di nuove banchine accessibili dal mare con fondali fino a -15, e da terra con viabilità stradale e ferroviaria adatta. Grazie all’allungamento del molo foraneo, inoltre, sono arrivate le prime crociere. Le prospettive di sviluppo, di pari passo con il potenziamento dell’infrastruttura, sono incoraggianti. Intanto, mentre si attendono gli effetti degli investimenti, Piombino continua ad accogliere aliscafi e traghetti con collegamenti plurigiornalieri per l'Isola d'Elba (in particolare con il porto di Portoferraio) e con il porto di Rio Marina e partenze bigiornaliere per la Sardegna.
Portoferraio. Negli anni Sessanta al porto di Portoferraio arrivavano solo traghetti, le navi da crociera (per lo più tutte battenti bandiera americana) erano sporadiche ma la loro presenza divenne sempre più una costante e oggi si contano una media di 70/80 approdi l’anno che sono destinati ad aumentare grazie all’allungamento dell’alto fondale e di altre opere connesse.
E se è innegabile che quello delle crociere resta un tipo di turismo “mordi e fuggi” con effetti di breve termine sull’economia cittadina, è altrettanto vero che per il capitale che fa girare merita attenzione: l’organizzazione internazionale delle compagnie da crociera (Clia) ha recentemente diffuso un report sullo stato dell’industria crocieristica mondiale in cui si legge che nel 2016 “le spese legate alla crocieristica hanno generato complessivamente 119,9 miliardi di dollari in tutto il mondo”.
Il report elenca anche alcune tendenze del settore, una di queste riguarda le crociere di lusso. E qui entra in campo il porto di Marina di Carrara.
Marina di Carrara. Qui, nel luglio scorso, ha attraccato la prima nave da crociera di lusso, la Seadream, e Francesco Messineo, all’epoca presidente dell’Autorità Portuale, definì l’evento come il primo passo per fare di Carrara un home port per navi da crociera d’elite: 7 gli accosti previsti per il 2017. Anche Marina di Carrara, insieme a La Spezia si prepara per l’appuntamento a stelle e strisce. Nella scheda di presentazione del grande evento, il porto più settentrionale della nostra costa è descritto come un scalo emergente capace, tuttavia, di accrescere anche l’attrattiva dello scalo ligure grazie alla vicinanza con la città del marmo.