Cultura/ARTICOLO

Cortona On The Move palcoscenico della fotografia contemporanea

Dal 13 luglio al 1 ottobre mostre, workshop, letture portfolio, open call ed eventi nel cuore del delizioso borgo toscano

/ Redazione
Sab 20 Maggio, 2017
Klaus Pichler

Torna per la settima edizione il festival internazionale Cortona On The Move. Mostre, eventi e incontri con i grandi protagonisti della fotografia mondiale animeranno il centro storico di Cortona e la Fortezza Medicea del Girifalco. Punto fondamentale della rassegna è l’esplorazione nel tempo e nei luoghi alla ricerca di nuove visioni contemporanee. Anche quest'anno il programma è ricco e intenso. Nelle giornate inaugurali del festival dal 13 al 16 luglio si daranno appuntamento a Cortona i più importanti professionisti della fotografia della scena mondiale, impegnati in eventi, presentazioni, workshop e letture portfolio. 

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American Woman: 40 years, di Donna Ferrato, documenta il ruolo della donna in America tra sesso, amore, violenza, dagli anni '70 a oggi. Donald Weber, in War Sand, ci porta alla scoperta dei reperti dello sbarco in Normandia, per rispondere alla domanda: che cos'è la storia? A proposito di storia, Justyna Mielnikiewicz in The Meaning of a Nation - Russia and its Neighbours: Georgia and Ukraine, accende un faro sulle vicende dei Paesi dell'Est Europa, dal crollo dell'URSS alla guerra in Georgia nel 2008 e in Ucraina nel 2014.

È il conflitto in Afghanistan quello esplorato in The Afghans da Adam Ferguson, che nel 2016 ha percorso le strade di Kabul, mentre Miyuki Okuyama, vincitrice del Photobook Prize 2016, ha raccontato la realtà dei figli nati da soldati giapponesi e donne indonesiane in Dear Japanese. Matt Black ha viaggiato nel proprio Paese percorrendo oltre 80 mila chilometri in 46 Stati americani, per tracciare la Geography of Poverty e documentando le condizioni di comunità che versano in stato di povertà.

La francese Sandra Mehl ha realizzato un reportage sulla vita quotidiana di Ilona and Maddelena, due sorelle del quartiere operaio di Montpellier. Mentre Silvia Amodio ci presenta l'arte del ritratto in tutte le sue forme. Michael Ewert ha registrato dalla fine degli anni '70 i cambiamenti di Cortona, da località a vocazione agricola a meta di turismo di lusso in I giardini selvatici della memoria - Tracce di una vetrina.

Andrea Frazzetta ha seguito il popolo nomade degli Afar che abita uno dei luoghi più inospitali del pianeta in Etiopia, in Danakil: Land of Salt and Fire. Daniel Castro Garcia ha attraversato l'Europa, in questi anni di crisi migratorie, osservando che, ovunque, ognuno è Foreigner.  È invece letterario il viaggio di Luis Cobelo che in Zurumbàtico è andato sulle tracce di Gabriel Garcia Marquez tra fantasia, realtà, mistero.  C'è inoltre Golden Days Before They End di Klaus Pichler e Clemens Marschall, che con il loro ritratto di Vienna sono stati vincitori della scorsa edizione del premio Happiness ONTHEMOVE.

36 Little Good Things: è titolo della mostra collettiva, una sfida insolita rivolta a 36 fotografi internazionali che si occupano principalmente di temi difficili come la fotografia di guerra. I fotografi sono stati selezionati da Arianna Rinaldo, direttrice artistica del festival, per ritrarre, con un rullino da 36 pose, momenti di bellezza, quotidianità, umanità.

Infine, la mostra dedicata all’arboreto Tenuta Granducale di Montecchio porta a Cortona per la prima volta un lavoro fotografico dedicato a un’iniziativa di tutela della biodiversità e del patrimonio del territorio. Affidato alla fotografa Jessica Backhaus, fotografa tedesca dal linguaggio poetico e dalla estrema ricercatezza nella definizione del dettaglio, il suo contributo rappresenta la prima tappa di un progetto culturale di divulgazione scientifica di Aboca realizzato in partnership con Cortona On The Move.

Per informazioni:
http://www.cortonaonthemove.com/

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