Un 2015 partito con una debole ripresa, grazie soprattutto ai settori dei servizi e del sociale. Legacoop Toscana, nel presentare il suo rendiconto sul 2014 e sul primo semestre del 2015, fotografa una Toscana che è pronta per ripartire e che segna un leggero aumento del valore di produzione dell'1%.
“Possiamo affermare che il 2014 e il 2015 vedono la cooperazione restare fedele alla sua missione di contribuire a sviluppare la concorrenza nel mercato – ha affermato Roberto Negrini, presidente di Legacoop Toscana – Vediamo il mondo cooperativo occupare un ruolo sempre più attivo nella comunità, attraverso la promozione e lo sviluppo di iniziative sociali e di solidarietà da parte delle cooperative associate”.
A livello occupazionale, come fra i soci lavoratori, non diminuisce la componente di giovani e donne, anche nelle cariche più importanti, che favoriscono lo spostamento delle attività su settori non tradizionali, come ambiente ed ecologia, energie rinnovabili, welfare, agroindustria.
Tra i migliori risultati, come detto, le performances della crescita delle cooperative di servizi e sociali, che registrano rispettivamente un più 10,5% e dell’8,3% nella produzione. All'interno dei due settori, al vertice ci sono quelle che si rivolgono alla fascia più anziana della popolazione e all’infanzia, venendo incontro a bisogni a cui il settore pubblico non sempre riesce a sopperire.
Nei comparti agroalimentare, servizi e sociale si assiste inoltre ad una tendenza verso processi di fusione ed accorpamento, che le imprese cooperative intraprendono nell’ottica di adeguarsi, anche a livello dimensionale, alle sfide del mercato. I numeri parlano di 30 fusioni in Toscana dal 2010 alla fine del 2014, che hanno coinvolto più di 70 cooperative di Legacoop e circa 6.000 lavoratori.
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