IL SIMBOLO è una lepre stilizzata, forse perché il valore della buona concorrenza sta lì, nel fatto che c'è chi corre, chi innova, chi sperimenta e chi arriva dietro, chi insegue. Ricercare per migliorare, dovrebbe essere questa la buona legge del mercato, qualcosa che visti i tempi terribili della crisi non funziona benissimo, almeno in Italia. Le ferrovie patrie saranno un'eccezione?
La concorrenza intanto la garantirà comunque NTV, la spa denominata Nuovo Trasporto Viaggiatori, di proprietà di alcuni tra gli imprenditori più attivi del panorama italiano. Ntv è controllata per circa il 33% dalla MDP holding che fa capo a Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle e Gianni Punzo. Un 20% è in mano ad Intesa Sanpaolo, un altro 20% è alle ferrovie pubbliche francesi, il gruppo SNCF. Quote di minoranza appartengono agli imprenditori Alberto Bombassei, Isabella Seragnoli e Giuseppe Sciarrone.
IL TRENO ITALO ha effettuato il suo primo viaggio tra Milano e Napoli centrale alla fine dello scorso aprile. Primi viaggi e anche primi ritardi, di lì la sarcastica battuta che il nuovo Italo possa far concorrenza all'azienda capitanata dall'ad Mauro Moretti anche sul limite storico dei treni italiani: il ritardo appunto. La speranza dei consumatori è invece quella di poter sfruttare una sana concorrenza tra il vecchio e il nuovo, una battaglia per accaparrassi i viaggiatori che si declini soprattutto sui prezzi.
L'idea in Ntv già c''è, lo si capisce guardando il sito della prima società privata europea di trasporti: sulle pagine web di Italo impera il concetto "low cost" con un panorama di offerte piuttosto interessante. Si va dal prezzo promozionale di 30 euro per la tratta Milano-Roma, ai 20 euro del viaggio Firenze-Roma. Abbiamo fatto una piccola prova (che non ha pretese di scientificità statistica) scoprendo che un biglietto Firenze-Bologna su Italo costa (alle ore 13 del 14/05 2012) da un minimo di 26 euro nella classe "Smart", ai 37 euro della classe "Prima", fino ai 43 della classe "Premium" (l'opzione "salotto" fa schizzare il costo del biglietto a 129 euro). Con Trenitalia si spendono 25 euro nella classe più economica e 60 in quella più costosa.
CONCORRENZA: Insomma si può ancora fare molto in termini di concorrenza. Intanto Italo punta sulla classe, direbbe forse l'ufficio stampa di Ntv, e infatti - di classi - ne ha ben tre diverse a disposizione dei clienti. E non importa se, come diceva diceva Alberto Sordi allo zio tranviere nel celeberrimo "Il Conte Max", la terza l'hanno abolita. Ntv l'ha ripristinata e dovrà comunque garantire un buon livello di servizio anche a chi sceglierà di spendere il meno possibile. Intanto la differenziazione dell'offerta su Italo consente di comprimere i prezzi delle categorie più basse di biglietto ed aggiungere a quelle più alte una serie di servizi "premium" (l'opzione "salotto" ne è un chiaro esempio).