Musica/ARTICOLO

Concerti nei borghi dell'Appennino con "L'importanza di essere piccoli"

Dal 3 al 6 agosto in concerto Cristinà Donà, Elisa Biagini, Dellera, Diodato nella splendida cornice dei boschi e dei paesini della Toscana più segreta

/ Redazione
Ven 24 Luglio, 2015

Torna nelle valli, nelle pievi, nei castelli e nei borghi dell'Appennino tosco-romagnolo la rassegna più "minuta" della Toscana che unisce la musica alle parole dei grandi poeti. Lunedì 3 agosto, ospiti dell'affascinante castello neogotico Manservisi di Castelluccio (Porretta Terme) dentro un grande parco con alberi secolari e che si estende fino al Museo Laborantes, il più grande Museo etnografico della montagna bolognese, due “regine” del panorama cantautorale e poetico nazionale, Cristina Donà e Elisa Biagini,  condivideranno per la prima volta il palco regalando al pubblico una raffinata serata tutta al femminile. La  poetessa fiorentina annoderà i suoi versi con l'eco e il respiro delle voci di Paul Celan e Emily Dickinson. Dopo l'ascolto della poesia sarà la volta del live acustico di Cristina Donà, uno dei talenti più cristallini e influenti emersi alla fine del millennio dalla nuova scena milanese e poi decollata, grazie al suo talento vocale e al valore poetico dei suoi testi, verso un successo internazionale.

Nei giorni del festival nascono dei legami che durante l'anno continuano a crescere e a ramificarsi, per questo motivo martedì 4 agosto saranno di nuovo gli ampi e assolati campi del circolo culturale ippico Scaialbengo di Castel di Casio ad ospitare Francesco Di Bella e Guido Catalano. Il clima gioviale e semplice dell'associazione che fa vivere allo stato brado i suoi cavalli, ben si addice con l'entropia di Guido Catalano tra i poeti più irriverenti, odiati-amati e letti degli ultimi anni. Le ultime due raccolte di poesie,Ti amo ma posso spiegarti e Piuttosto che morire m'ammazzo edite da Miraggi Edizioni, hanno venduto circa 18.000 copie e la sua fan page è seguita da quasi 20.000 persone. Se Catalano il rock l'ha portato tra i suoi versi, Francesco Di Bella, nel suo progressivo allontanamento dai 24 Grana si è invece ritirato dai ritmi punk elettronici della band in una dimensione più intima dedicandosi alla composizione pura. La sua voce appassionata e dolente chiuderà la serata attraverso un viaggio nella Napoli settecentesca in cui, tra gioielli sconosciuti scoperti in decine di vinili-capolavoro, confluiranno, anche dei brani  più famosi dei 24 Grana. Nasce così  Francesco Di Bella & Ballads Cafè che accompagnerà gli spettatori nel centro della notte, con le sue canzoni ipnotiche dal suono corposo e inebriante.

Mercoledì 5 il poeta veneto Longega e la romagnola Teodorani daranno vita a una lettura incentrata sulla musicalità della parola  nel borgo di Castagno di Piteccio, data che conferma  la volontà del comune di Pistoia, partner del festival  dal 2014, di rafforzare il legame tra Toscana e Emilia Romagna. La chiarezza e schiettezza dei versi di Annalisa  Teodorani, paragonata ad «un meteorite precipitato sul parterre della poesia italiana», ricordano quelli di Tonino Guerra, di cui è da molti considerata erede. La serata si concluderà con il live acustico di Roberto Dellera, bassista degli Afterhours, un originale folletto, vintage e psichedelico, che si muove attraverso epoche e stili con brillante disinvoltura. Dopo il sorprendente debutto da solista, Colonna sonora originale (2012),  Dellera ritorna con il secondo albulm Stare bene è pericoloso, un disco di rock'n'roll e, in quanto tale, contiene vari elementi: dal pop al rock, dalla psichedelia, al folk e al jazz ma soprattutto lo spirito della musica popolare moderna.

Per l'ultimo  appuntamento di giovedì 6 agosto si salirà verso uno dei luoghi più antichi dell'Appennino, l'antica pieve romanica della Rocca di Roffeno, nel comprensorio del comune di Vergato. Un piccolo curatissimo borgo immerso nel silenzio, tra ortensie e gerani, in grado di incantare con la semplice e robusta architettura tipica della montagna. L'Abbazia, sorta nel X secolo per dare ristoro ai viandanti, ospiterà la lettura  del terzo poeta dialettale Emilio Rentocchini, di Sassuolo (Modena). E se Rentocchini è stato anche  definito "un virtuoso della musica per parole", sarà il cantautorato  di alta qualità a concludere il festival con l'omaggio ai grandi autori e compositori italiani interpretati da DiodatoA Ritrovar Bellezza è il disco con cui Diodato omaggia quegli artisti che con le loro opere, a cavallo degli anni '60, hanno reso grande la musica italiana nel mondo. La voce intensa e le originali riletture di 'grandi classici', oltre al talento dimostrato nelle composizioni originali, hanno portato Diodato all'attenzione nazionale prima grazie al successo ottenuto al 64esimo Festival di Sanremo e quindi attraverso la costante presenza nelle puntate domenicali della scorsa stagione di "Che Fuori Tempo Che Fa", parte conclusiva del programma di Fabio Fazio in onda su Rai 3.

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