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Commercio toscano in calo: bene la Gdo

Nel primo trimestre 2010 il fatturato scende dell'1,7%. In positivo solo ipermercati e grandi magazzini

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Ancora un segno negativo per le imprese commerciali toscane che continuano a subire perdite di fatturato: -1,7% nel primo trimestre del 2011. Sempre meglio del livello nazionale, che accusa il -1,9%, ma comunque un risultato che conferma la situazione di difficoltà del commercio toscano e che influenza le aspettative per il futuro.
Il clima di fiducia dei commercianti infatti risulta in leggero rispetto alla fine del 2010, fatta eccezione per gli operatori del comparto alimentare.

Questo quanto rivela il rapporto “La congiuntura delle imprese del commercio al dettaglio in Toscana” elaborato da Unioncamere Toscana. La flessione delle vendite nei primi mesi del 2011 riguarda sia i piccoli negozi (-3,3%) che le medie strutture (-1,5%) , ed in misura invece marginale la grande distribuzione (- 0,1%). Quanto ai comparti merceologici, nei primi tre mesi del 2011 le imprese commerciali della Toscana sono caratterizzate da un ulteriore e deciso ridimensionamento delle vendite sia di prodotti alimentari (-2,1%) che di prodotti non alimentari (-2,2%).
Si segnala che per la prima volta, nell’ultimo quinquennio, in Toscana le vendite di alimentari presentano un bilancio peggiore di quello nazionale (-1,1%). Scendendo nel dettaglio del settore no food, la contrazione del giro d’affari continua a riguardare tutti i principali comparti. Il risultato meno negativo è registrato dalle vendite di capi di abbigliamento e accessori (-1,8%), al contrario le vendite di prodotti per la casa ed elettrodomestici registrano l’andamento peggiore del periodo (-2,5%) e quelle del comparto altri prodotti non alimentari, fra cui rientrano i prodotti farmaceutici, di profumeria, libri, giornali, cartoleria, articoli di seconda mano, si contraggono del 2,3%.

Continua ad essere positivo solo l’andamento delle vendite di ipermercati, supermercati e grandi magazzini (+0,5%) che, in crescita da tre trimestri, sembrano aver superato la difficile fase attraversata all’inizio del 2010, quando segnavano perdite dell’1,3%. Non si segnalano tuttavia appensantimenti, per il momento, in termini di giacenze: l’89% degli imprenditori toscani intervistati ritiene che queste siano adeguate rispetto alle proprie esigenze, mentre il 7% dichiara un esubero e soltanto il 4% le ritiene scarse (un anno fa le giacenze erano ritenute esuberanti dal 13% degli imprenditori).