Attualità/ARTICOLO

Come funziona l’assicurazione sul prestito personale

L’assicurazione sul prestito personale è facoltativa. Sei tu a scegliere di stipularla o meno al momento della richiesta del finanziamento. Vediamo i dettagli… 

/ Redazione
Lun 21 Marzo, 2016

Hai bisogno di un prestito personale ma non sai nel dettaglio come funziona richiederlo? Hai sentito parlare di assicurazione sul credito e vuoi sapere se è obbligatorio stipularla? Sei nel posto giusto. Ti elenchiamo  i requisiti minimi di cui disporre per richiedere un prestito personale. Inoltre, qui di seguito troverai le informazioni principali, ma per avere maggiori dettagli consulta la guida di SuperMoney sull’ assicurazione del credito, prendendo spunto dalla guida degli esperti di SuperMoney.

Assicurazione sul credito, obbligatoria o facoltativa

L'assicurazione sui prestiti personali è facoltativa e può essere stipulata a discrezione del cliente. In alcuni casi, però, l'istituto erogatore può esigere la stipula di una polizza a copertura del credito come condizione indispensabile per l'erogazione del prestito: questo avviene, per esempio, se l’importo richiesto è molto elevato o se il beneficiario del prestito è considerato un soggetto “a rischio”.

L'assicurazione sul prestito è obbligatoria per legge solo nel caso dei prestiti con cessione del quinto. Per questo tipo di finanziamento, in cui la rata mensile viene rimborsata tramite trattenuta di non oltre il 20% della busta paga o della pensione, è richiesta una polizza assicurativa obbligatoria contro il rischio vita e il rischio impiego.

Nei casi in cui l'assicurazione sul prestito sia prevista come condizione necessaria all'erogazione, il suo costo deve essere incluso nel calcolo del Taeg, il tasso annuo effettivo globale, e cioè il valore percentuale che indica il costo complessivo del finanziamento e che permette di confrontare rapidamente diversi preventivi di prestito.

Richiedere prestito personale: requisiti minimi

Prima di richiedere un prestito personale e un’ eventuale assicurazione sul credito, devi assicurarvi di disporre di tutti i requisiti richiesti per l’erogazione.

Tra i requisiti minimi di cui disporre per fare richiesta di un prestito personale si posiziona in testa la disponibilità di un reddito dimostrabile. La capacità di rimborso tiene conto di tutti gli impegni mensili di pagamento come ad esempio il costo dell’affitto, le bollette da pagare ed eventuali rate di altri finanziamenti da rimborsare. Per dimostrare la percezione di una retribuzione fissa, il lavoratore dipendente dovrà presentare la sua busta paga, al lavoratore autonomo spetterà esibire la dichiarazione dei redditi mentre il compito del pensionato sarà mostrare il suo cedolino della pensione.

Inoltre, per ottenere il prestito, è fondamentale che in passato non ci sia comportati in maniera poco diligente, ad esempio mancando o ritardando i pagamenti. Inadempimenti, questi, che non passano inosservato agli occhi del CRIF - Centrale Rischi e Protesti che ne prende nota nei suoi rapporti.

Al fine di richiedere un prestito personale è inoltre indispensabile risiedere nel territorio italiano ed essere titolare di un conto corrente bancario. In linea di massima, questa tipologia di finanziamento può essere richiesta da soggetti con età compresa tra i 18 e i 70 anni. Ma ci sono alcune banche che riservano delle offerte per persone di maggiore età.

Qualora il soggetto non abbia la possibilità di dimostrare la propria capacità di rimborso tramite busta paga o dichiarazione dei redditi, si può ricorrere alla garanzia personale di un terzo soggetto il quale si assuma l’incombenza di presentare l’analoga documentazione nonché di pagare in caso di inadempimento da parte del soggetto che ha presentato domanda di finanziamento.

Come ottenere l’approvazione della banca

Il singolo istituto bancario, può ad ogni modo decidere di esaminare con maggiore accuratezza la concessione del finanziamento mettendo sotto la lente sia le proprie politiche di rischio sia l’affidabilità creditizia del soggetto richiedente.

Nel caso delle politiche di rischio, ogni banca applica la propria, basata sui dati statistici di cui dispone per mantenere le insolvenze al di sotto di un livello definito.

Quanto all’affidabilità creditizia del soggetto, la banca o la finanziaria in questione si accerta che il  rapporto tra la rata di rimborso e il reddito del richiedente non sia superiore al 35% e consulta i registri del consultati CRIF, che contengono, come accennato, lo storico con eventuali mancati pagamenti o ritardi nei rimborsi.