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Cinema Ritrovato, i grandi classici tornano sul grande schermo

Alla "50 Giorni", dal 23 al 26 novembre, 13 film cult della storia del cinema tornano in versione restaurata dalla Cineteca di Bologna. Apre il Monello di Chaplin. Grande omaggio a Roberto Rossellini

/ Elisabetta Vagaggini
Lun 23 Novembre, 2015
Ingrid Bergman

Dopo essere stato ospitato a Firenze in alcuni eventi speciali nel corso degli ultimi tre anni, il Cinema Ritrovato, iniziativa organizzata dalla Cineteca di Bologna già da 28 edizioni, che propone al pubblico il grandi classici della storia del cinema in versione restaurata, approda per la prima volta alla 50 Giorni, dal 23 al 26 novembre, con una rassegna strutturata in 4 giornate e 13 titoli.

Ad aprire la rassegna il 23 sera è Il Monello (The Kid), del 1921, la cui versione restaurata viene presentata in anteprima assoluta. Il film, pietra miliare della nascente industria cinematografica hollywoodiana degli anni '20, è il primo lungometraggio dell'attore comico e regista in erba Charlie Chaplin, che qui, oltre che interprete, firma la regia, la sceneggiatura, la produzione e il tema musicale. Una consacrazione della maschera del “vagabondo” Charlot - già utilizzata da Chaplin in numerosi sketch e brevi film all'esordio - un personaggio che unisce il comico, al drammatico, al sentimentale, e che accompagnerà l'artista in buona parte della sua produzione. Nel film una donna abbandona il proprio figlio neonato in un'auto di lusso, ma il destino lo farà trovare da Charlot, che se ne prenderà cura. Pur essendo molto povero Charlot non farà mancare al bambino la cosa più importante: l'amore.
Sempre del maestro del cinema, inglese di nascita e americano d'adozione, si potrà vedere A burlesque on Carmen, del 1916. In questo film Chaplin è il regista irriverente che mette in scena una sua versione della novella Carmen, di Prosper Mérimée, rileggendo in chiave comica le versioni hollywoodiane dello stesso testo realizzate da registi come Raoul Walsh e Cecil B. DeMille.

La rassegna prosegue martedì 24 novembre con due film di Buster Keaton e tre film di uno dei fondatori del neorealismo: Roberto Rossellini. Del maestro del cinema italiano saranno proiettati: alle 16.30 il film raro Il ruscello di Ripasottile, cortometraggio di un Rossellini agli esordi della carriera, del 1941. Un film che si compone di frammenti recuperati fortuitamente in un cinema abbandonato in Calabria, riassemblati fino a formare un filmato di 8 minuti e digitalizzati dalla Cineteca di Bologna. Al corto seguirà la proiezione di Paisà, del 1946, film che insieme a Roma città aperta e Germania anno zero, fa parte della trilogia di guerra di Rossellini. Il film è formato da sei episodi, di cui uno ambientato a Firenze, che descrivono l'arrivo degli alleati americani in Italia, durante la seconda Guerra Mondiale. Alle 20.30, sul grande schermo dell'Odeon, sarà la volta di Viaggio in Italia, del 1954, con Indrid Bergman, George Sanders e Leslie Daniels. Una coppia inglese, sul punto di divorziare, arriva a Napoli per questioni legate ad un'eredità e coglie l'occasione di visitare la città. Un film che rende omaggio alla città partenopea, in cui un paesaggio vivo e “verace” fa da contraltare ai personaggi freddi e compassati arrivati dal Nord Europa e nel quale il gioco di rimandi è anche tra la coppia in crisi del film e la crisi sentimentale vissuta realmente dal regista con Ingrid Bergman. La serata di martedì 24 è a scopi benefici: l'incasso sarà devoluto a Foemina, Fondazione per la maternità e la salute della donna e del neonato.
Di Buster Keaton saranno presentati due film: alle ore 19.00 Sherock Jr (La palla n.13), del 1924, che pur non essendo il più importante dell'artista inglese, ne rappresenta a pieno titolo lo stile e la comicità surreale; e a seguire, One Week, del 1920, il film d'esordio di Keaton come regista e sceneggiatore, dove appare in tutta la sua forza “la maschera che non ride mai”.

La terza giornata inizierà con due rarità, due “cortissimi” d'inizio secolo di Albert Samama Chikly: La prise du Chartage (5') e a seguire Récréation d'enfants (1'). Il regista è stato il pioniere del cinema tunisino, il primo cineasta e produttore africano, documentarista della Grande Guerra per l’armata francese e autore, insieme alla figlia Haydée, attrice e sceneggiatrice, di film di finzione. I film presentati fanno parte di un progetto di ricerca e valorizzazione del patrimonio filmico del Paesi arabo-mediterranei intrapreso dalla Cineteca di Bologna a partire dagli anni Ottanta e confluito, negli anni Duemila, in un lavoro di ricerca e restauro del cinema africano.

Dopo l'Africa, al Cinema Ritrovato in programma due film che parlano di Italiani emigrati all'estero: nel pomeriggio Italianamerican, di Martin Scorsese, del 1974, un documentario-intervista del regista ai propri genitori per indagare sulla vita degli Italiani sbarcati a New York in cerca di una vita migliore; e alle 21.00, il genio di un grande attore, Nino Manfredi, rivive nella pellicola Pane e Cioccolata, film di Franco Brusati del 1973. Un film, quest'ultimo, dai toni chapliniani, sempre per rimanere nel tema della rassegna, nel quale Manfredi alterna magistralmente i diversi registri - comico, drammatico e sentimentale - nella figura dell'emigrato italiano in Svizzera, Nino Garofalo, che incarna i dissidi, le difficoltà e i sentimenti di che è costretto a partire in cerca di fortuna, lasciandosi alla spalle un paese bello come l'Italia. Un film che nell'anno della sua uscita ha avuto un successo mondiale, essendo stato distribuito in 16 diversi paesi e avendo ricevuto 17 premi ai festival internazionali.

L'ultima giornata della rassegna, giovedì 26 (ore 18.30), propone ancora grande cinema di casa nostra, con Matrimonio all'Italiana, di Vittorio de sica, del 1964, con due grandissime interpretazioni, quelle di Marcello Mastroianni e di Sophia Loren. La storia è quella ben nota del testo teatrale di Edoardo De Filippo, Filomena Marturano. Si racconta di Filomena, ex prostituta, e del ricco Don Domenico Soriano, dal quale la donna ha avuto, segretamente, tre figli. Dopo aver cercato per una vita, senza esserci riuscita, di poter fare, con il ricco signore amato, un matrimonio con tutti i crismi, Filomena riuscirà a toccare il cuore dell'uomo grazie alla rivelazione dell'esistenza dei figli.

Chiude la rassegna Il Cinema Ritrovato, giovedì 26 novembre, alle 20.30, l'omaggio al maestro del cinema portoghese, Manoel De Oliveira, del quale sarà proiettato il suo film-testamento: Visita ou Memòrias e Confissōes, del 1981. Il film è stato presentato solo dopo la recente scomparsa del regista, come da lui stesso indicato, avvenuta il 2 aprile 2015. Proiettato in anteprima a giugno alla rassegna bolognese Il Cinema Ritrovato, il film autobiografico si compone di “ricordi e confessioni”, filmate nel 1982 nella casa di Rua Vilarinha, a Oporto, nella quale il regista  visse con la sua famiglia per 40 anni, dal 1940 in poi.
La serata è organizzata in collaborazione con CSC-Cineteca Nazionale, che ha gentilmente messo a disposizione una copia del film, il Festival dei Popoli 56esima edizione e Dipartimento SAGAS dell'Università degli Studi di Firenze. La proiezione del film Visita ou Memòrias e Confissōes è ad ingresso gratuito.

Info: www.50giornidicinema.it