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Ciao Mondo e 'forza viola sempre'

Con lui la rinascita della Fiorentina e la storica promozione in Serie A. Quel messaggio quando disse addio alla panchina viola

/ Simona Bellocci
Gio 29 Marzo, 2018

Oggi sarebbe stato bello parlare di un'altra avventura, un'altra vittoria, un altro campo sul quale avresti fatto correre i tuoi uomini. Tu, comandante di mille battaglie, quello della sedia alzata durante una finale di Coppa Uefa, quello che ha creduto nella rinascita della Fiorentina e che - in quell'impresa - c'è riuscito.

Le lacrime strette tra i denti e l'abbraccio di Riganò in un Franchi impazzito di gioia pura, quel contratto firmato in bianco pur di rimanere in quella Firenze che tenevi addosso come una seconda pelle. Ci hai insegnato che le passioni vanno oltre il fruscio potente del denaro, che ci sono cose che un prezzo non ce l'hanno. 

Il calcio era la tua vita, anche quando non calcavi i palcoscenici della serie A, anche quando allenavi la tua squadra fatta di ex alcolisti, convinto che ce l'avresti fatta con la bellezza del pallone a farli uscire da quel maledetto tunnel di sofferenza. Non eri uno abituato a perdere nelle cose che contano. Hai lottato fino all'ultimo anche nella battaglia più difficile, quella contro quella 'bestia' che ti ha succhiato l'anima lentamente.

Me lo ricordo quando hai scoperto di essere malato, Mister. Mi ricordo quella paura sottile che hai combattuto senza remore, forte di una voglia di vivere che andava oltre ogni cosa. Ci sentivamo di tanto in tanto a rinsaldare un'amicizia nata spontaneamente. Non scorderò i tuoi consigli come se fossi stato un padre, non dimenticherò quando mi parlavi della TUA Fiorentina.

Perchè tu della Fiorentina sei stato allenatore, non proprietario ma quella maglia, quella squadra è cosa tua. Ci sono cose che passano e altre che invece non passano mai. Tu appartieni alla seconda categoria, quella che rimane lì, in eterno.

Ne ho avuto la certezza il giorno che hai lasciato la nostra città, il giorno in cui si è concluso un sogno. Sul cellulare arrivò un messaggio. Lo ricordo come se fosse adesso. 'Ciao Firenze e forza viola sempre'.

Oggi anche io ti voglio salutare così. A te sarebbe piaciuto.