Enogastronomia/ARTICOLO

Chianti Classico capofila di un'alleanza mondiale per la tutela dei vini

Una dichiarazione promossa dalle venti più importanti regioni vitivinicole del mondo è stata illustrata oggi a Firenze

/ Redazione
Mar 14 Febbraio, 2017
Chianti Classico Collection

[it_video]

Tutelare i vini a denominazione, e i loro territori d'origine, sui mercati internazionali e difenderli da falsi e contraffazioni:sono questi gli obiettivi della dichiarazione promossa da venti tra le più importanti regioni vitivinicole del mondo che è stata presentata oggi a Firenze nel corso di Chianti Classico Collection, l'anteprima delle nuove annate, dal consorzio del Gallo nero insieme, tra gli altri, al Comitè Champagne.

Ad aderire anche le regioni vinicole francesi di Bordeaux e Borgogna, quella del Tokaj in Ungheria, Jerez e Rioja in Spagna, Douro & Porto in Portogallo, Sonoma County, Willamette Valley, Walla Walla Valley, Napa Valley, Washington State Wine, Long Island, Santa Barbara, Oregon e Paso Robles negli Usa, e Barossa, Wine Victoria e i vini della Western Australia. Già dal 2005 le regioni si sono riunite in un movimento transnazionale di protezione del vino, e la dichiarazione (la Joint Declaration to Protect Wine Place & Origin) si propone di collaborare con governi locali, con la Comunità europea e non solo, affinché vengano offerte maggiori garanzie contro marchi contraffatti ed etichette menzognere a livello internazionale.

"Nel mondo anglosassone, in particolare - ha spiegato il direttore del Consorzio del Chianti classico Giuseppe Liberatore -, domina la politica del trademark, del marchio privato, che è differente da quello di una denominazione che è un marchio collettivo e l'espressione di un territorio. Nei prossimi giorni saremo a Bruxelles per parlare con la Comunità europea per presentarci come associazione e per dire quello che facciamo e come difendere questi concetti".